“Li abbiamo asfaltati”… la prima dichiarazione di Mellone, sindaco di tutti, - scrive ironicamente Maurizio Leuzzi - che parla in questo modo di migliaia di cittadini di Nardò che non hanno votato come lui. Dovremmo veramente domandarci tutti come possiamo permettere ad una persona così rozza e violenta di rappresentarci ancora!
"Ma passiamo al merito dei risultati. Io mi chiedo cos’abbia da esultare Mellone per quaesto risultato, a meno che questo trionfalismo smodato e urlato non sia il suo solito modo di nascondere, specie ai suoi elettori, che qualcosa gli sta franando sotto i piedi, che molti di quei neretini che al ballottaggio lo avevano sostenuto nella speranza di un vero cambiamento, oggi non ci sono più".
"Si perché, se la matematica non è un’opinione, io mi soffermerei un po’ di più sui numeri. Nel primo turno delle scorse amm.ve del 2016, lo zoccolo duro di Mellone contava 6.742 voti, visto che molti dei voti che ha poi ottenuto al ballottaggio, e che gli permisero di vincere, gli furono portati da forze e candidati, molti dei quali ora all’opposizione. Nell’attuale consultazione invece, mettendo insieme i voti della sua candidata con i voti di tutti gli altri candidati sostenuti da forze che gravitano nell’area Mellone, riesco a contarne in totale appena 6.000.
Insomma, nonostante Mellone abbia mobilitato tutte le sue truppe cammellate per cercare i voti in ogni dove per la sua candidata, nonostante abbia precettato tutta la sua attuale maggioranza per un voto compatto (compresi Lupo e Natalizio, che nel primo turno del 2016 ancora non c’erano) sulla Puglia, dopo questi cinque anni di governo durante i quali si vocifera di chissà quale grande consenso Mellone avrebbe acquisito, dopo aver personalizzato questo voto su sé stesso in proiezione delle prossime amm.ve, ebbene, nonostante tutto questo, non è riuscito neppure a mantenere i suoi voti del primo turno del 2016".
"Perché è evidente che di quei 10.202 voti andati ad Emiliano, solo quelli riconducibili a forze e candidati vicini alla sua coalizione possono effettivamente dirsi voti del fronte Mellone. Risulta infatti puerile, se non offensivo dell’intelligenza dei neretini , il tentativo di Mellone e della sua candidata di volersi accreditare l’intero consenso avuto da Emiliano, che invece (tolti i suoi 6.000 voti) deve evidentemente essere attribuito a quel centro sinistra neretino non schierato con lui, e specie agli altri candidati locali (e non) delle liste del centrosinistra (e ai loro sostenitori che tanto hanno lavorato)".
Sicchè Mellone, anzicchè gioire, dovrebbe chiedersi: “dei quasi 16.000 voti espressi in questa tornata, esclusi i suoi 6.000 e i 1.264 dei 5 stelle, a chi andranno alle prossime amm.ve quei restanti voti (circa 8.600) facilmente riconducibili al fronte contrario a Mellone, che a Nardò va dalla sinistra a Fratelli d’Italia?
Già, la storia si ripete! Anche nel 2011 la coalizione che portò alla vittoria Risi contro De Pascalis e poi contro la Bruno, andava da Sel a Fratelli d’Italia. E vorrei anche ricordare agli amici del centrosinistra, che anche quella volta Emiliano, allora presidente del PD regionale, invece di schierare il suo partito con la coalizione di centro sinistra, scelse di schierarsi con De Pascalis, in coalizione con Mellone e Natalizio.
Insomma Mellone… ma sei proprio sicuro che dopo questo risultato hai tanto da gioire? Non è che questa volta, per la smania di contarti, ti sei asfaltato da solo?"
Di ben altro tenore le dichiarazioni postate sui social dall'ex senatrice Manieri che invece si scappella:"Faccio tantissimi auguri per la sua bella vittoria al Presidente Michele Emiliano domani sera a Nardò. Lo saluto e gli auguro buon lavoro.
Complimenti anche a Giulia Puglia. Era dai tempi delle mie campagne elettorali che non si raggiungeva in città un simile straordinario risultato. Che ciò sia avvenuto in questa campagna elettorale sul nome di una giovane donna, il cui sorriso ha conquistato il cuore di tanti e che ormai tutti chiamano per nome come accadeva a me, non può che farmi felice.
Naturalmente i voti a Giulia Puglia sono il risultato della capacità strategica del Sindaco Mellone, che ha dimostrato quanto forte e radicato sia ormai il suo consenso in città e quanto produttiva per Nardò sia il legame con il governo regionale e con il suo Presidente. Un ulteriore motivo per riflettere per i critici a prescindere, anche in vista
delle elezioni amministrative della prossima primavera".