In Puglia non sono caduti nel vuoto i ripetuti appelli al "voto utile" e al voto disgiunto rivolti agli elettori del Movimento 5 stelle per evitare di mandare la Lega al governo della Regione. Sarà forse anche grazie a loro, e probabilmente anche alla capacità di portare alle urne gli elettori malgrado la paura del Covid, che il presidente uscente Michele Emiliano, candidato del centrosinistra, si conferma altri cinque anni alla guida della Regione sconfiggendo Fitto ed i sovranisti.
"E' stato un gioco di squadra - ha detto Emiliano, sicuro della vittoria - qui non ha vinto nessuno da solo, abbiamo vinto tutti insieme e abbiamo dimostrato soprattutto all'Italia che la Puglia c'è, che la Puglia ce la fa e che oggi è ancora primavera ed è una primavera che appartiene a tutti coloro che hanno dato una mano".
E' stata una campagna elettorale decisamente povera almeno rispetto ai temi ed alle idee. Una campagna che non ha certamente suscitato grandi entusiasmi. Contro Emiliano il centro destra non ha trovato niente di meglio di Fitto, che aveva già governato la nostra regione 20 anni fa, ed era uscito sconfitto dal confronto successivo con Vendola. Quest'ultimo ha fatto campagna elettorale spendendosi a favore di Emiliano. Uno dei limiti dell'attuale momento politico è la vistosa mancanza di statisti e di prospettiva. Nulla di nuovo all'orizzonte, neppure nel centro destra. Che ricicla. Fitto ha tolto la cravatta, si è presentato in una versione "casual" rivista e corretta con i capelli lunghi e spettinati, ma neppure la mise giovanile è servita. Emiliano ha vinto perchè si è contaminato allargando il campo. Forse anche l'appello ai pentastellati ha sortito i suoi effetti. Marti e la Poli non avranno accolto con entusiasmo la discesa in campo di Raffaele. Ed anche questo era scontato.
Le proiezioni degli Exit Poll davano Fitto ed Emiliano appaiati. Una bufala, che però lasciava presagire una certezza. Fitto non sfondava, il centrodestra che in Veneto con Zaia appariva un trattore, in Puglia singhiozzava traballando, la candidatura dell'esponente politico magliese non faceva breccia. Il centro destra favorito sulla carta arrancava. Forse nel capoluogo leccese c'è anche chi ha remato decisamente contro. Delli Noci ha sfondato il muro delle 17 mila preferenze un risultato che definire clamoroso pare quasi un eufemismo.
Ed anche in provincia di Lecce Michele Emiliano sbancava totalizzando il 46 percento dei consensi, rispetto al 42,4 di Raffaele Fitto. Antonella Laricchia, del M5S, s’è fermata all’8,67 percento, ben al di sotto delle attese. Dai sondaggi i pentastellati erano accreditati di un ottimistico 17%. Ivan Scalfarotto, di Italia Viva, ha ottenuto un modesto 1,62. Il resto delle candidature alla presidenza hanno raggranellato davvero insignificanti briciole.
Oggi in conferenza stampa Emiliano ha presentato il nuovo assessore alla Sanità della Regione Puglia. Si tratta di Pierluigi Lopalco. 15mila preferenze in provincia di Bari gli sono valse l'affermazione in Consiglio regionale e l'assessorato alla Sanità. "Devo ringraziare chi ha votato Pierluigi - ha affermato Emiliano - perchè non era facile trasformare un professore di università in una star di preferenze".
La squadra degli eletti, in attesa di ufficialità, potrebbe essere la seguente. A guardare le cifre entrano nel parlamentino regionale gli amministratori comunali o i consiglieri o assessori regionali uscenti. Alessandro Delli Noci giusto per fare un esempio raccoglie il consenso dell'amministrazione comunale leccese, ben 5 mila voti che pesano, e altri 12 mila nel resto della Provincia, nel Pd brilla anche la stella di Donato Metallo già sindaco di Racale (16.330 preferenze), anche l'assessore uscente Loredana Capone ottiene un risultato eclatante, raccoglie ben 13.740 voti, mentre Sergio Blasi, anche lui consigliere regionale uscente, mette in cascina 13.324 preferenza. L'assessore alla formazione uscente Sebastiano Leo nella lista Popolari con Emiliano, con 10.914 preferenze, si attesta al primo posto, (Pendinelli consigliere regionale uscente raccoglie circa la metà dei voti rispetto al suo capolista). Ernesto Abaterusso, con 5.148 voti, è stato il più votato in seno a Senso Civico - Un nuovo Ulivo per la Puglia.
Nel centrodestra il primo partito è Fratelli d'Italia, dovrebbe garantire una poltrona ad, Antonio Gabellone, uno degli esclusi eccellenti in Provincia di Lecce potrebbe essere Saverio Congedo, mentre nella Lega si afferma a furor di popolo il coordinatore provinciale Gianfranco De Blasi. Nella civica "La Puglia domani" si afferma Paolo Pagliaro, editore televisivo, Paride Mazzotta, già consigliere comunale a Lecce, è stato il più suffragato per Forza Italia Berlusconi per Fitto. Nel M5S il consigliere regionale uscente, Cristian Casili, (6.087 voti) dovrebbe essere confermato.
Nel centro più popoloso della Provincia dopo il capoluogo, la più suffragata è Giulia Puglia 4579 voti a Nardò e 1475 nel resto del territorio. Mellone l'ha sostenuta a spron battuto con una campagna elettorale in cui non si è certamente risparmiato. Resta a casa perchè il quoziente della lista in cui era inserita non consente ad alcun candidato di staccare il ticket per il Consiglio Regionale. Mellone si è misurato con la sua macchina elettorale ed ha sostenuto Emiliano. La sua prospettiva adesso ha all'orizzonte un'unica possibilità: la riconferma a Nardò come sindaco, non potendo ovviamente a rigor di logica aspirare ad altro.La pattuglia dei parlamentari e dei senatori in virtù del Referendum si è decisamente assottigliata. Ci sarà la ressa pur di assicurarsi un cantuccio a Palazzo Madama o a Montecitorio. Il movimento Andare Oltre non esiste. Implode a Copertino dove De Giorgi raccoglie tanto ma nelle fila di Forza Italia, a Galatina Diego Garzia (assunto come dipendente comunale a Nardò) perde voti rispetto a Sara Musardo che è la candidata di un fronte che fa riferimento al sindaco di Nardò ma è diviso.
Giancarlo Marinaci nella lista Popolari con Emiliano (La terza in ordine di consenso tra tutte quelle a supporto di Emiliano) raccoglie a Nardò, in solitaria, 520 preferenze, David Dell'Atti candidato nella lista "Con Emiliano" raccoglie 315 preferenze, Bruno Falzea 167, Maria Pia Barone sempre nella lista "Puglia solidale e verde") 97 voti. Antonella Vergari (Con un sostegno pare vasto e trasversale rappresentato anche da ex amministratori) 915 preferenze, Paola Mita, con Forza Italia, 615 preferenze.