Un richiamo all'unità e ad un'alleanza forte, l'ex sindaco Rino Dell'Anna di Italia Viva rammenta che "Nardò è una città fatta di persone colte, intelligenti, critiche e operose, che vogliono riacquistare la scena e la parola, che non intendono piegarsi all’arrogante azione del Sindaco e della sua Amministrazione e che non intendono respirare aria di deriva totalitaria".
Eppure diversi cittadini, molte persone competenti e preparate, appartenenti al mondo delle professioni, del commercio, dell’artigianato, e dell’impresa non intendono schierarsi, non vogliono cimentarsi nella prossima competizione elettorale amministrativa, rifiutano di candidarsi, di esporsi perché è rischioso, temono la vendetta.
L’affermazione può sembrare provocatoria e paradossale ma sottende una profonda verità.
Se si vuole che Nardò sia amministrata bene, torni ad occupare il ruolo che le compete, i suoi cittadini da sottomessi diventino protagonisti,è necessario realizzare una coalizione che, senza essere un’ammucchiata, attraverso un serio programma condiviso e con una squadra di riconosciute competenze, strenuamente si batta per guidarla nel prossimo quinquennio.
Per raggiungere questo traguardo si ha bisogno di una classe politica di alto profilo morale, competente, sobria nei comportamenti, animata dallo spirito di servizio e di rispetto per le istituzioni e la comunità. E’ necessaria una proposta di governo aperta ai contributi di tutte quelle forze politiche e sociali, di donne e uomini, che intendono profondamente cambiare e rilanciare Nardò.
Si ha bisogno di una forte alleanza di forze politiche, civiche e sociali, di una coalizione autorevole capace di fare scelte chiare, precise, coraggiose ed in grado di sviluppare un nuovo modello di crescita e coesione, di coinvolgere le migliori energie e talenti per costruire una città dinamica e solidale. E’ fondamentale il coinvolgimento di quelle donne e quegli uomini che condividono i valori fondamentali quali la democrazia, la giustizia sociale, la libertà, il rispetto dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la crescita culturale, la solidarietà, le pari opportunità, la tutela dei più deboli, l’accoglienza.
Ma allo stesso tempo capaci di combattere senza remore la politica dei privilegi, l’esercizio del potere a vantaggio di pochi intimi, di escludere chi in questi anni, nella gestione pubblica, ha disatteso gli interessi di una intera comunità. Persone disponibili a condividere un progetto di cambiamento, di una città dove lo sviluppo si coniughi con il rispetto dell’ambiente e degli individui, dove la cultura e la solidarietà siano ben presenti, dove la partecipazione, la collaborazione e la cooperazione tra chi amministra e i cittadini sia costantemente ricercata, dove la crescita civile e culturale sia permanentemente promossa, dove l’efficienza della macchina amministrativa comunale garantisca seriamente l’attuazione dei programmi.Occorre costruire attraverso un progetto condiviso, un “laboratorio di idee” permanente e itinerante aperto alla città.