La propaganda di Mellone è il coperchio di una pentola vuota. La pentola contiene le cianfrusaglie prodotte da Mellone e dal suo codazzo di accoliti Intendiamoci sono cianfrusaglie che hanno migliorato,almeno in parte, i servizi ai cittadini ma che non hanno delineato un concreto progetto per lo sviluppo della città per i decenni a venire.
I servizi migliorati consistono quasi esclusivamente nelle nuove sedi degli uffici comunali (grazie a fortuite coincidenza come la chiusura degli uffici giudiziari) e nel miglioramento del fondo stradale su un buon numero di strade (anche se con pendenze sbagliate e riduzione del rialzo dei marciapiedi). Nessun miglioramento hanno comportato i rondò assolutamente inutili, i passaggi pedonali rialzati distribuiti con logica clientelare, i tratti di pista ciclabile impattanti e slegati da un progetto complessivo di riordino integrato della circolazione stradale.
Non ci sono altre concrete spinte al miglioramento delle condizioni di sviluppo della città e della sua struttura socio economica. Nessuna azione attrattiva all’insediamento di nuove attività imprenditoriali che possano fornire aumento di occupazione lavorativa; anzi al contrario le condizioni della zona industriale sono rimaste allo stesso identico stato cui erano cinque anni addietro senza illuminazione e senza le necessarie infrastrutture idriche e fognarie. Le aziende attendono, da sempre. Eppure basterebbe collegare gli impianti di illuminazione alla rete elettrica e premere sull’asi per ottenere il completamento e l’attivazione della rete idrica e di quella fognaria.
Neanche per lo sviluppo delle energie alternative si è fatto nulla. Non risulta che nessuno dei tetti degli edifici pubblici concorra alla produzione di energia fotovoltaica per l’autosufficienza degli stessi edifici; non si è mosso un passo nel settore dell’efficientamento energetico, nessun impianto di pompa di calore è stato attivato nelle scuole di pertinenza del comune. Scuole che si sarebbero ottimamente prestate ad impianti del genere disponendo di ampi cortili. Fra tutti i bandi che sono stati oggetto di partecipazione comunale nessuno ha riguardato il conto termico nazionale che consente cospicui finanziamenti per migliorare i dispositivi energetici pubblici.
Ma anche il Piano Urbanistico Generale non ha avuto la rilevanza che un comune di grande estensione territoriale come Nardò dovrebbe avere. Per tutti questi 5 anni di amministrazione il PUG è stato totalmente ignorato salvo sollevare un battage propagandistico dell’avvio di una fase di consultazione delle categorie e della cittadinanza. A poche settimane dallo scioglimento del Consiglio Comunale per fine mandato, la propaganda esalta l’avvio di questa fase come se fosse una graziosa concessione del sindaco mentre è solo una fase obbligatoriamente prevista dalla legislazione vigente.
Per di più avviata subdolamente a ridosso delle elezioni comunali col malcelato intento di generare aspettative di decisioni che possono favorire qualche investimento piuttosto che un altro. Abusate tecniche di propaganda elettorale senza attenzione sostanziale ai problemi del territorio e della cittadinanza.
Anche lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani non lascia intravedere novità “rivoluzionarie”.
Ad una crescita notevole della raccolta differenziata non segue alcun vantaggio concreto per i cittadini che non hanno visto nessuna diminuzione della cospicua e onerosa tariffa. La differenziata è cresciuta per l’adozione, finalmente, di un serio sistema di differenziazione dopo lo sciagurato metodo multimateriale adottato dal sempiterno assessore Natalizio. La scelta infelice di 10 anni prima impedì il conferimento dell’umido a Manduria costringendo il trasporto a Modugno con costi più che triplicati. Costi, gravosissimi, sempre a carico dei cittadini e di tutte le attività economiche.
Ma anche la razionalizzazione delle spese correnti risulta asfittica, escludendo sempre il caso fortuito dell’utilizzo delle ex-sedi giudiziarie chiuse. Delle spese telefoniche e di quelle per canoni di acqua, fognatura, energia elettrica e climatizzazione non si possiedono dati che si possano raffrontare con quelle del quinquennio precedente.
All’epoca Mellone Primo l’Asffaltatore si vestiva dei panni del difensore civico spiattellando cifre e dati dipingendoli di enormità dello spreco. Oggi dovrebbe diffondere dettagliati ed analitici report di raffronto a scadenza semestrale rispetto alle precedenti gestioni comunali. Ma non lo fa. E non lo fanno neanche quelle belle statuine che seggono all’opposizione . A loro viene male anche il semplice copiare le azioni del Mellone oppositore 2012-2016. La propaganda di Mellone nasconde un vuoto dietro uno schermo fotografico di asfalto, dietro non vi è alcuna sostanza concreta. Per dirla con una definizione orientale che tanto piaceva a Mao-Tze-Tung “Mellone è una tigre di carta” la cui unica forza è negli stolti che da essa si fanno impressionare.
Werther Messapo