In una missiva indirizzata al direttore generale della ASL Lecce l'opposizione mette a fuoco le criticità del nosocomio di Gallipoli

L'opposizione a Palazzo Balsamo scrive al direttore generale della ASL di Lecce. Ecco le criticità. Nella missiva l'avvocato Flavio Fasano e Giuseppe Cataldi affermano di voler anticipare le questioni più salienti di cui vorremmo discutere in relazione alle gravissime disfunzioni di cui soffre l’Ospedale di Gallipoli.

 

"Abbiamo tenuto lo scorso 4 agosto una riunione conoscitiva presso l’Ospedale di Gallipoli con il personale sanitario in servizio. Sono emerse grosse criticità che vogliamo qui sintetizzare: SALE OPERATORIE.

Vi è un’impossibilità di effettuare l’utilizzo assiduo per le sale operatorie da parte di tutte le branche mediche che si servono di queste (chirurgia, ortopedia, oculistica e ginecologia) a causa della carenza di anestesisti e quindi l’utilizzo della sala è possibile ad una sola “disciplina” per volta.

Con nota di quest’oggi 6 agosto (qui allegata) prot. n. 123994 il Direttore Medico facente funzione ha comunicato, con decorrenza lunedì 9 p.v. e per la durata di circa due settimane, il “blocco delle sale operatorie per guasto al gruppo frigo”!

Viene naturale chiedersi visto che mesi fa – febbraio-marzo – sono stati effettuati lavori di riparazione che hanno rallentato l’utilizzo delle sale stesse, con attività comunque rallentata per via della chiusura esterna dovuta ai trasferimenti del personale medico ed infermieristico per causa Covid 19, non potevano farsi allora questi lavori?

Privare nel pieno del periodo estivo l’Ospedale di Gallipoli dell’uso delle sale operatorie, vista la mole dei ricoverati urgenti che si registrano è davvero inconcepibile!

 CARENZA DI ORGANICO – Pronto Soccorso e rianimazione

Premesso che nell’ambito sanitario siamo ben consapevoli di come in ogni reparto ed in ogni ospedale vi sia un sensibile sottodimensionamento della pianta organica, riteniamo in ogni caso considerare preoccupante la questione relativa al personale di Rianimazione così anche quella del Pronto Soccorso.

Attualmente in rianimazione (da tener conto che il primario Dr. Mosticchio dal 1 settembre p.v. è collocato in quiescenza) abbiamo 6 più 6 anestesisti (6 adibiti in reparto con turni h 24 e 6 disponibili h 24 nelle sale operatorie).

Questa dotazione, tenuto conto anche della presenza della “camera iperbarica” rende impossibile effettuare secondo norma le dovute prestazioni in modo conforme agli standard imposti dalla legge.

In Pronto Soccorso la dotazione organica di medici è di 7 più 1 (quest’ultimo è il Dr. Stefano FILIPPO, facente funzioni di primario).

Tenendo conto della necessaria presenza h 24 con turni giornalieri di otto ore, abbiamo un solo medico per turno con turnazione effettuata anche dal primario facente funzioni.

Tenendo conto che la dotazione organica del Pronto Soccorso di Casarano vede la presenza di 12 medici ed in quello di Scorrano di 13 e visto che in quelle realtà almeno per i mesi estivi maggio-settembre non c’è l’enorme carico di lavoro che invece c’è qui a Gallipoli, non potrebbero essere “comandate” almeno 3 unità per coprire il carico nel Pronto Soccorso di Gallipoli?

Da tener conto ancora che nel Pronto Soccorso di Gallipoli manca la fondamentale figura del “Capo sala infermieristico”.

Anche in merito al personale sanitario diverso da quello medico, si registra ancora oggi un sottodimensionamento di 4 infermieri e 1 Oss.

Questa situazione si trascina da più di due anni e crea anche una forte tensione tra il personale di reparto che non può beneficiare nemmeno di permessi o aspettative senza porre in crisi il già precario equilibrio organizzativo.

  1. c) SERVIZIO DI PULIZIA.

Il servizio di pulizia affidato al personale di Sanità Service viene effettuato in condizioni di forte sottodimensionamento di organico: a titolo esemplificativo basta pensare che nel laboratorio analisi si lava una sola volta al giorno (al mattino) il che è davvero inconcepibile!

  1. d) CENTRALE DI STERILIZZAZIONE.

Da oltre 1 anno e mezzo stava funzionando, fino a novembre dello scorso anno, una soltanto delle due macchine sterilizzatrici.

Malgrado le continue segnalazioni non si è proceduto a nessuna sostituzione ed ora dello scorso mese di novembre ad oggi anche la seconda macchina è fuori uso!

Ciò significa che è stato appaltato ad una ditta specializzata del leccese il servizio di sterilizzazione dei ferri chirurgici per l’importo giornaliero di €. 1.000,00 con una spesa mensile di €. 30.000,00.

Da 8 mesi sono stati inutilmente spesi ad oggi di €. 240.000,00 circa e lo sperpero continua!

Se il costo medio di un macchinario per la sterilizzazione si aggira intorno a €. 100.000,00, su chi ricadrà questo enorme danno erariale!!?

Ci fermiamo qui al momento, rinviando all’incontro personale ulteriori approfondimenti, ma una cosa vogliamo fin da ora chiedergliela:

che intenzioni si hanno per l’Ospedale di Gallipoli che “ipocritamente” lo si è voluto catalogare come “OSPEDALE DI PRIMO LIVELLO”!!?

Grazie per l’attenzione che ci ha voluto dare ed in attesa del gradito incontro, La salutiamo cordialmente".

                     

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