"Le parole e le uova devono essere maneggiate con cura" dice Anne Sexton in una sua poesia. Un rappresentante delle Istituzioni dovrebbe saperlo bene.
Ciò che è accaduto ieri sera, a Nardò, ci ha lasciati sgomenti e amareggiati.
Alla fine del suo comizio, il sindaco uscente Mellone ha invitato a sgombrare la piazza in modo da evitare "brutti incontri". Il riferimento era ai sostenitori di Falangone che da lì a poco avrebbe tenuto il suo, di comizio. Dal nostro comitato, noi di Nardò Bene Comune, abbiamo ascoltato per tutta la durata del comizio i suoi toni urlati, i riferimenti agli avversari definiti "male assoluto", la solita retorica violenta: li asfalteremo tutti!
Sono accaduti fatti vergognosi tra la folla: un candidato della lista 5 stelle è stato perfino aggredito da un militante di destra. Chi frequenta la piazza da oltre 50 anni dice di non aver mai visto niente del genere. Resto basita nel guardare la mia Città caduta in questo baratro. Dobbiamo tornare a sentire la responsabilità delle parole. Le parole non sono aria. Le parole pesano e fanno presa sulle persone moralmente deboli e prive di tensioni etiche.
Non temiamo: la nostra coscienza è salda a difesa del bene comune della nostra città.