I dolori del giovane Werther:"Todos Caballeros, nadie Caballeros (Se tutti cavalieri, nessuno è cavaliere), mentre gli oppositori vanno in letargo"

Assillato dalla famelicità dei tanti che ha schierato nella pletora di liste a supporto della sua rielezione Mellone si esibisce in una ridicola rivisitazione del famigerato manuale Cencelli di democristiana memoria.

 

Spara una sfilza di pseudo deleghe a ben 13 consiglieri comunali dei 20 costituenti la maggioranza (ma gli altri 7 sono figli di nessuno?) che lo sorregge.

Come non bastasse la penosa sceneggiata dell’assessore che si dimette dopo 40 giorni dalla nomina perché “il proprio lavoro non consente di svolgere il delicato incarico” , in realtà machiavelliche alchimie di potere Mellone si copre di ridicolo e solo i neritini non se ne accorgono.

Deleghe che non servono assolutamente a nulla, sono una scatola vuota, una medaglia di cartone, un inutile orpello per i gonzi, chiacchiere inutili. Infatti il ministero degli Interni in un parere ufficiale chiarisce i limiti, strettissimi, di questo tipo di deleghe

“Deleghe ai consiglieri"

Nell'ambito dell'autonomia statutaria dell'ente locale, sancita dall'art.6 del citato decreto legislativo n.267/00, è ammissibile la disciplina di deleghe interorganiche, purché il contenuto delle stesse sia coerente con la funzione istituzionale dell'organo cui si riferisce. Il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie e di compiti di collaborazione circoscritti all'esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici. (https://dait.interno.gov.it/pareri/97752)”]

Quindi mistificazioni belle e buone per tenere buoni quei gonzi che si accontentano di gratificazioni inutili per nascondere la loro assoluta inutilità nel sistema di potere melloniano. In questo sistema di potere ià contano poco e nulla gli assessori che sono semplici figuranti perché tutte le decisioni di rilievo vengono prese solo ed esclusivamente dal sindaco e loro devono soltanto annuire senza neanche sollevare osservazioni o proposte di miglioramento. E’ impossibile immaginarsi che consiglieri-delegati possano avere un briciolo di incisività. Con alcune deleghe che sono duplicati di assessorati esistenti

Quindi un’operazione di facciata, una sceneggiata, una rappresentazione falsa di gestione partecipata mentre l’amministrazione reale, orientata solo a lavori pubblici, è gestita in perfetta solitudine dal sindaco che non ammette intrusioni di alcun genere pena buttar fuori chiunque azzardi il minimo rilievo.

In tutto ciò gli oppositori hanno ripreso il loro pesante letargo senza neanche avere il coraggio di sbeffeggiare chi ha rinunciato all’assessorato per “impegni di lavoro” ed è stato assurdamente destinatario di delega come consigliere per gli stessi settori che ha dichiarato di non essere in grado di seguire da assessore.

Buon letargo ci rivedremo tre mesi prima delle prossime elezioni!

Werther Messapo

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