Marcello Risi:"Mellone e la sua Giunta (quella in carica la scorsa primavera), anziché denunciare il furto, hanno pensato di querelare me, che avrei offeso il Comune raccontando i fatti ai cittadini"

"Alcuni mesi fa ho denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce un furto molto molto strano avvenuto negli uffici del Comune. Di notte, una ignota manina, probabilmente telecomandata, ha fatto sparire tre cartelline scottanti: contenevano gli originali di alcuni documenti con firme false, ma autenticate come vere dall’attuale sindaco di Nardò avvocato Giuseppe Mellone". "Per la legge italiana - sostine Risi - si tratta di reati molto gravi: sia il furto di documenti pubblici, sia la autenticazione come vere di firme false. I documenti spariti (con le firme fasulle) erano accettazioni di candidature a sostegno di Mellone alle elezioni comunali del 2016, quelle che Mellone vinse per meno di cento voti. Il ladruncolo che le ha rubate aveva (oltre alle chiavi del Comune!) un chiaro obiettivo: fare sparire le prove".
 
"Mellone e la sua Giunta (quella in carica la scorsa primavera), in perfetta coerenza con la loro strampalata idea di legalità, anziché denunciare il furto, hanno pensato di querelare me, che avrei offeso il Comune raccontando i fatti ai cittadini e alla magistratura (sembra un film dell’assurdo, ma giuro che è tutto vero).
Secondo Mellone i delinquenti non sono i ladri, bensì coloro che li denunciano. Ma il sindaco gradasso quando parte per la tangente tracima senza contenersi, credendo che ogni smargiassata gli sia concessa. E così ha pensato di accollare ai cittadini (al Comune) le spese legali della querela contro di me (affidando l'incarico ad un avvocato esterno all'Ente). Lo so che sembra incredibile, ma (rinnovo il giuramento) è proprio vero. Le querele di Mellone mi fanno il solletico, ma che debbano pagarle i cittadini mi sembra una carognata che gli stessi cittadini non meritano. State certi, cari amici, che questo scempio molto presto finirà e la nostra Nardò tornerà ad essere una città normale."
 
Marcello Risi
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