Marcello Risi: "Clamorosa tentazione dei consiglieri comunali, cambiare lo Statuto ad personam”

"La pezza - afferma l'ex Sindaco Marcello Risi- è perfino peggiore del buco. I consiglieri comunali della coalizione Mellone il giorno 14 marzo scorso hanno eletto Presidente del Collegio dei Revisori (compenso annuo 28.206,00 euro l’anno) un commercialista ineleggibile, perché si era candidato come consigliere alle ultime amministrative".
Poiché il Collegio di revisione è un fondamentale organo di controllo, e deve essere assolutamente imparziale, lo Statuto del Comune di Nardò (art. 82) non consente che ne facciano parte coloro che si sono candidati alle ultime elezioni. La delibera del 14 marzo (quella illegittima) è sul tavolo della Procura e sulla scrivania del Prefetto. Imperterriti e ostinati, i consiglieri comunali della maggioranza vorrebbero “salvare” la nomina del loro candidato addirittura cambiando lo statuto comunale con una modifica “ad personam”. Lo so che sembra una favola e che fate fatica a crederci, ma purtroppo è tutto vero. Esiste già una proposta di delibera pronta per un consiglio comunale da tenersi in settimana.
 
Sulla questione si è espresso anche il coordinamento del Partito di Renzi. "Il coordinamento cittadino di Nardò di Italia Viva scrive al Prefetto sulla illegittima votazione del Presidente del Collegio dei revisori del Comune di Nardò. La nota fa riferimento a quanto accaduto nel consiglio comunale del 14 marzo scorso.

Il vigente Statuto del Comune di Nardò (fonte gerarchica di rango superiore alle norme aventi semplice natura regolamentare) prevede all’art. 82 (Composizione e nomina del Collegio dei Revisori) che “Non possono essere nominati Revisori dei Conti (…) coloro che hanno partecipato alla campagna elettorale per la nomina a consigliere dell’Ente medesimo”.

Ma il consiglio comunale di Nardò, con deliberazione n. 12 del 14 marzo 2022, ha eletto alla carica di Presidente del Collegio dei Revisori dei conti per il triennio 2022/2024 un commercialista candidatosi alle ultime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Nardò, tenutesi nei giorni 3 e 4 ottobre 2021, in una lista a sostegno del sindaco eletto Giuseppe Mellone. La deliberazione di Consiglio comunale è stata approvata con 21 voti favorevoli e 3 astenuti.

L’assessore dottor Giampiero Lupo ha fortemente caldeggiato l’illegittima elezione, come risulta dal suo intervento. Tutti i consiglieri comunali erano a conoscenza della specifica previsione dell’art. 82 dello Statuto Comunale, poiché la stessa norma è stata oggetto di espresso richiamo nella discussione che ha preceduto la votazione, come risulta dal resoconto stenografico della seduta.

Rivolgendosi al Prefetto, il coordinamento locale di Italia Viva denuncia "che la gravissima violazione è palesemente finalizzata a minare l’imparzialità dell’organo di revisione ed è sintomo di una concezione dell’attività amministrativa piegata agli interessi di parte, anche con riguardo alla composizione (e, quindi, al funzionamento) degli organi di controllo" e chiede che "si adottino, con urgenza, i provvedimenti più opportuni per ripristinare la legalità, a partire dalla revoca della deliberazione invalida."

I fatti sono stati portati all’attenzione della Procura della Repubblica, apparendo ravvisabili ipotesi di reato."

 
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