Le problematiche riguardanti l'erogazione dell'acqua nel territorio di Nardò stanno divenendo sempre più allarmanti. Pochi giorni fa i neritini si sono visti privare dell'acqua che è un bene primario per oltre 8 ore. Un'intera città a secco, e non è la prima volta che accade. Una situazione di grave disagio senza la possibilità di accedere al bene primario rientrata alla normalità solo in tarda serata.
Anche nella zona di Boncore la situazione non pare migliore. Il consigliere comunale Daniele Piccione a nome e per conto del gruppo del Partito Democratico, ai sensi dell’art. 21 “diritto di presentazione interrogazioni” del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, segnala altre gravi criticità. "Da diversi anni e con sistematicità si susseguono carenza di acqua nella zona del Boncore ma con frequenza costante nella zona Nord del territorio comunale e precisamente nelle località “Case Arse, Santa Chiara, Donna Domenica, Strada S. Maria d’Arneo e Sant’Anna", dove risulta essere presente un nucleo di famiglie di circa 200 persone ma nei periodi estivi di gran lunga superiori, dovuti principalmente a continue rotture lungo la condotto principale che porta il “bene primario“ nelle abitazioni. E' cronaca di questi giorni di continue rotture della condotta a gestione Arif, con tutte le conseguenze che ne derivano dalla carenza o assenza di acqua nelle abitazioni anche per più di un giorno; da notizie ricevute dai residenti, la stessa condotta è a servizio della struttura “NTC – Nardò Technical Center, pertanto assorbe la gran quantità di acqua presente nella condotta, quando è in pressione e pertanto la quantità di acqua che arriva nelle abitazioni è poca o assente; la condotta a servizio della zona costruita negli anni ’50 è ormai obsoleta e incapace con il suo diametro e flusso a soddisfare le necessità impellenti e sempre più esigenti delle abitazioni ed attività della zona; si rende necessario pertanto sostituire ex novo la condotta soprattutto quella principale che porta l’acqua negli impianti della pista della NTC e contemporaneamente nelle abitazioni e nelle famiglie della zona che risultano essere più di 200; considerato che l’acqua rappresenta “un Bene Primario ed Indispensabile” ma anche un bene di salute pubblica; il sindaco nella sua veste di massima autorità sanitaria locale e responsabile delle condizioni di vita e di salute dei suoi cittadini. Il consigliere Dem mette il dito nella piaga e interroga il sindaco per conoscere quali iniziative intende prendere l’amministrazione per risolvere definitivamente questo annoso problema per le località sopra richiamate; quali azioni di concertazione ed interessamento intende adottare nei confronti di “ARIF” l’Agenzia Regionale di proprietà dell’impianto, nonché di AQP ente gestore della risorsa acqua, attraverso un tavolo tecnico di programmazione ed utilizzo di risorse da intercettare attraverso anche il piano del PNRR per la sostituzione dell’intera rete idrica e risolvere definitivamente il problema.