L'ex assessore Giampiero Lupo alla guida dei Liberi Popolari ed ex zoccolo duro della leadership melloniana si smarca. Dopo Gatto e Tarantino che abbandonano la tinozza di Mellone e vanno all'opposizione un altro pezzo che saluta. Il re è nudo e continua a perdere le tessere del mosaico. E soprattutto voti.
La svolta di Pontida nelle braccia della Lega non è più gradita. I malumori si rincorrono ed il futuro assomiglia sempre più a chi farà riabilitazione nella piscina privata che verrà inaugurata dal sindaco a settembre. Nulla di fantasmagorico. L'accentratore che premia solo il suo cerchio magico ma non ha memoria di chi si adopera per lui portando consenso e fieno alla cascina del suo potere ha cominciato la sua discesa in termini di popolarità e di consenso. Sta sperperando tutto. Nella conferenza stampa l'ex assessore al bilancio traccia il quadro del delicato momento politico. E si smarca dichiarando di far parte di "Un gruppo politico fuori dal coro".
"Abbiamo voluto approfittare del rinnovo delle cariche sociali dei Liberi Popolari per aprire un confronto all’interno del gruppo e per analizzare qual è la volontà politica di tutti i componenti così come abbiamo fatto nel corso di questi anni. Da qualche giorno mi onoro di essere il presidente dei liberi popolari, coadiuvato dal lavoro del vice presidente Massimo Chezzi, della segretaria nonché’ responsabile pari opportunità Lara Bruno, del responsabile settore sport e associazionismo Stefano Tempesta, della responsabile per le istituzioni scolastiche e le diverse abilità Alessia Rizzo, del responsabile servizi sociali Silvio Potenza. E’ con immenso affetto e stima che ringrazio lo storico presidente dell’associazione Piero Errico che ci ha guidato sin dal 2017 attraverso i diversi impegni elettorali dalle europee del 2018 alle regionali alle amministrative del 2012 alle politiche dello scorso anno. Nell’auguragli buon lavoro per le diverse scelte fatte, (E' passato coi Fratelli D'Italia e dunque con Fitto n.d.r. ) mi auguro di continuare la guida dei Liberi Popolari con la stessa sobrietà, moderazione ed equilibrio con cui lui ci ha condotti fin qui".
"Prima di riorganizzarci abbiamo voluto attendere la fine dello sciacallaggio politico seriale messo in atto subito dopo la mia defenestrazione, per vedere fino a che punto alcune persone sarebbero state in grado di arrivare pur di smontare questo gruppo. Purtroppo per gli altri, però, noi partiamo da una formazione ed un animo politico totalmente differente da chi punta solo a fare incetta di portatori di voti attraverso il condizionamento morale dettato a volte dallo stato di necessità. Io e questo gruppo abbiamo come elemento di comunione la condivisione totale delle idee e delle aspettative di questa città e per questa città. Chi si è allontanato da questa famiglia politica probabilmente non aveva questo animo. Non bisogna mai confondere il gruppo con la lista elettorale. La lista è un momento di aggregazione per la competizione elettorale, il gruppo è una comunione di intenti, è una visione di città, è un modo di vivere una politica al servizio della città.
Allo stesso modo non bisogna confondere il leader legittimato con un leader riconosciuto, il primo è frutto di una norma, di un accordo, di una convenzione, il secondo invece è una guida politica, è la persona in cui ci si riconosce e che si segue, per passare dall’uno all’altro basta poco ma i risultati in cabina elettorale poi cambiano, ed i condizionamenti, anche morali, si pagano…"
"Questa conferenza stampa serve anche per chiarire qual è oggi la posizione politica del nostro gruppo e quali le intenzioni per il futuro...Bene, è il caso di fare un piccolo excursus per ricordare che il risultato elettorale del 2021 pone questo gruppo al terzo posto della coalizione, in realtà se togliamo la lista del candidato sindaco che ovviamente doveva registrare un plebiscito e la seconda lista piena dei colonnelli della prima amministrazione, i Liberi Popolari sono la prima vera lista autonoma, esterna e civica della coalizione. Una lista non verticistica in cui non vi è stato un leader come punta dell’iceberg e sotto tutti gli altri, pardon le altre, a votare e spingere il leader… ed il risultato ottenuto ha permesso anche agli ultimi quozienti di assumere “l’aria di consigliere comunale di cui oggi vanno tanto fieri”. Magari proprio da loro ci saremmo aspettati il rispetto per ognuno dei 24 candidati dei Liberi Popolari che con abnegazione sono andati alla ricerca del consenso elettorale, consenso che ha consentito loro oggi di sedere in consiglio. Ma tant’è…
Quindi oggi cosa siamo? Mi chiedono: quindi sei all’opposizione? Qualcuno mi sa dire esattamente qual è il perimetro in cui si è opposizione o maggioranza? Siamo in un clima perenne di fluid politica….Questa è una amministrazione palesemente filo leghista, che a Roma siede con Fdi e Fi, in Consiglio comunale mette Fdi all’opposizione, non parla con Fi per motivi sconosciuti, e poi se vai all’inaugurazione della sede di Fdi, dove è presente un ministro che siede accanto a Salvini ma manca un saluto istituzionale dell’Amministrazione, sei un nemico della patria, se il vice commissario regionale di Fi ti invita al convegno provinciale e vai sei un carbonaro, se parli con quelli del Pd sei un reietto ecc ecc… quindi in questa situazione non sai mai esattamente dove ti trovi e prima di parlare con qualcuno devi chiedere ma oggi con chi siamo?
Se questa fluid politica, però, va bene per chi comanda non sia mai che il dialogo ed il confronto alla base si possa fare!!!!! Per cui oggi dico che così come sempre si è chiesta una minoranza collaborativa, una opposizione costruttiva, ebbene bisogna accettare una maggioranza critica!!!
Maggioranza? Ebbene chiamateci come vi pare… abbiamo avuto un ruolo anche importante per la sopravvivenza di questa amministrazione nel primo mandato ed il risultato elettorale delle amministrative parla da sé.
Abbiamo perso dei pezzi ma non certamente il nucleo essenziale degli attori e degli elettori, pertanto siamo stati e saremo sempre il grillo parlante di questa amministrazione, lo abbiamo fatto dall’interno, lo faremo dall’esterno, perché siamo un gruppo che può e deve liberamente sottolineare ciò che non va nella linea di governo della città e non bisogna tacciare di carboneria o lesa maestà o di infedeltà o complottismo verso la città, verso le opere pubbliche ecc. ecc. chi liberamente esprime il proprio pensiero, e purtroppo questo è quello che accade ogni giorno in questa città. La mancanza di confronto, di dialettica politica, crea ciò che è sotto gli occhi di tutti, ossia una sempre più ristretta cerchia di persone che gestisce il potere nella accezione negativa del termine, con una continua paura di far sapere ciò che si fa o di spiegare quale è la direzione che si intende dare alla città.
Ho sempre pensato nella vita che fosse necessario confrontarsi con chi la pensa in maniera differente dal proprio punto di vista perché questo ti fa vedere le cose anche da altre angolazioni e può aiutarti a migliorare ciò che stai facendo. Siamo stati e saremo cassa di risonanza per tutte quelle persone che oggi non riescono ad avere un contatto diretto con l’amministrazione per portare le proprie istanze di necessità e problematiche della vita quotidiana, che siano una buca piuttosto che un disservizio, piuttosto che un grido d’aiuto per affrontare i problemi che si possono presentare lungo il cammino…
Ho visto negli ultimi tempi un lento risveglio del dissenso…
bisogna accettare anche quello, serve a crescere e migliorare,
se un cittadino usa i social per segnalare qualche problema o fare delle critiche non bisogna ghettizzarlo…è questo il mezzo a cui lo abbiamo abituato… attraverso i social si pubblicizza il bello ed il giusto ed attraverso i social i cittadini pensano di rivolgersi ad uno sportello reclami… bisogna accettarlo e non scatenare i difensori social d’ufficio.
Quando un cittadino si lamenta dell’erba alta o di una buca... non sta attaccando la ditta che fa quel servizio che si limita invece ad eseguire quelle che sono le direttive degli uffici che a loro volta seguono gli indirizzi politici. Il cittadino in questo caso sta semplicemente segnalando un problema che lo tocca direttamente e che riguarda qualche angolo della città.
Approfitto per ringraziare i rappresentanti politici sovracomunali, regionali e nazionali che hanno dimostrato attenzione nei confronti di questo gruppo politico, pur non avendo ricevuto alcun supporto durante le diverse competizioni elettorali, e questo a differenza di chi invece ha ricevuto tanto…Un ringraziamento particolare va al consigliere Alberto Gatto il quale, prima di fare scelte diverse, si è confrontato con il direttivo di questa famiglia politica dimostrando serietà e rispetto. Da lontano abbiamo seguito il suo lavoro in Consiglio comunale e per deformazione professionale ho voluto verificare se tutto ciò che ha evidenziato rispondesse tecnicamente al vero.
Ebbene mi sento di affermare con forza che questa amministrazione dal punto di vista delle opere pubbliche e degli investimenti è imbattibile, vuoi per i tecnici impiegati, per la capacità di lettura dei bandi pubblici perché magari in altri Comuni quando si è sentito parlare di mobilità sostenibile si è pensato solo alle piste ciclabili mentre grazie a quei bandi è stato anche possibile riqualificare intere aree con marciapiedi e pubblica illuminazione. Tutte le opere pubbliche sono perfettibili ma bisogna innanzitutto farle. Non si possono criticare i lavori di piazza Umberto, ad esempio, preferire il grigiore precedente alla vista di un’area interamente riqualificata. Un’area più accogliente potrebbe favorire gli investimenti dei privati. Altrettanta oculatezza manca però nella gestione dell’ordinario. Verrebbe da chiedersi se ciò sia dovuto alla mancanza dello stesso impatto mediatico…
Ad esempio se in bilancio viene stanziato 1.500.000 euro per la manutenzione e gestione degli impianti di pubblica illuminazione, ed in realtà vi è la certezza di una spesa di 200.000 euro circa per arretrati 2015-2019, 810.000 arretrati 2022 ed un acconto di 820.000 per l’anno 2023, se la matematica non è una opinione, siamo già oltre 300.000 euro in più rispetto a quanto stanziato in bilancio. E questo senza sapere ancora quanto sarà il saldo effettivo per l’anno 2023 che sicuramente non ammonterà ad 820.000 euro visto che per lo scorso anno sono stati spesi 1.921.000 euro. Mi è stato chiesto se non si fosse sempre agito in questo modo. La risposta è una sola: no.
Si può traslare il pagamento di una fattura ed è una questione di stanziamento di cassa, ma gli stanziamenti di competenza devono coprire l’intera spesa dell’anno. Lo dicono i principi contabili. Al fine di reperire maggiori entrate, negli anni scorsi ho dato diversi suggerimenti. A cominciare dal contrasto all’evasione dell’imposta di soggiorno, che non serve solo a garantire maggiori entrate ma anche una concorrenza leale tra gli operatori del settore dell’accoglienza turistica.
Si può anche evitare che vi siano evasori totali della Tari inserendo la dichiarazione sullo smaltimento dei rifiuti già al momento della richiesta di cambio di residenza, oppure di presentazione della dichiarazione di fine lavori della costruzione di un immobile o dell’inizio di un’attività commerciale o di servizi.
Tutto ciò garantirebbe una leale concorrenza così come una vera e leale concorrenza dovrebbe essere garantita con l’occupazione di suolo pubblico o la zonizzazione acustica per gli eventi organizzati dalle attività commerciali. L’operatività di questo gruppo, da oggi in poi, consisterà nel fare da trait d’union tra le esigenze dei cittadini che oggi non riescono ad avere un contatto con l’Amministrazione comunale, per qualsiasi ragione, e l’Amministrazione stessa. Saremo collaborativi e propositivi, con suggerimenti laddove vi siano situazioni perfettibili, ma pungenti e martellanti laddove non venga dato seguito ad iniziative che potrebbero avere ricadute positive sulla Città o laddove i rilievi tecnici non dovessero essere tenuti nella giusta considerazione da parte di chi amministra il territorio.
Questo gruppo rispecchia esattamente la sua denominazione. Siamo Liberi e sopratutto vicini ai cittadini e quindi Popolari. Non ci siamo mai sottratti al dialogo aperto con chi da un punto di vista politico è stato seduto su banchi diversi da quelli nostri così come non ci siamo mai sottratti quando ci sono tate chieste spiegazioni. Oggi forse ci troveremo nella condizione di chiedere spiegazioni e lo faremo.