“Povera Patria… si credono potenti e gli va bene quello che fanno, e tutto gli appartiene…”. Ma ve lo immaginate voi il sindaco del nostro capoluogo, di sinistra o destra che sia, che per valorizzare il barocco leccese organizza in Piazza Duomo un torneo di biliardino?
Noi a Nardò siamo diversi. Noi abbiamo Pippi e i suoi collaboratori, intrisi di presunzione e arroganza, così da pensare che ogni loro idea sia una “genialata” da imporre alla nostra comunità svilendo la bellezza del nostro borgo antico. E così la risposta a mesi di sollecitazioni da parte di commercianti e imprenditori che hanno investito nel centro storico e che in questi ultimi anni si sentono sempre più abbandonati a se stessi, è il TORNEO DI CALCIO BALILLA in Piazza Salandra, tra le chiese e i palazzi che rappresentano la nostra storia.
La risposta di chi, incapace di elaborare un progetto per valorizzare il centro storico e per trovare soluzioni utili a sostenere chi ci ha creduto, fa finta di interessarsene con un’iniziativa la cui location dovrebbe semmai essere un’area mercatale o un parco giochi. E d’altra parte il nostro è un centro storico che vive ormai solo di rendita, grazie al trend turistico favorevole alla Puglia e al Salento, e grazie anche al lavoro svolto tra il 2012 e il 2016 attraverso i tanti “tour educational“ per giornalisti del settore turistico, che hanno portato a pubblicazioni su riviste specializzate e ad un notevole ritorno in termini di presenze. Mentre Pippi e i suoi, impegnati solo a raccontarci su social e manifesti la favola di una Nardò da paese dei balocchi, continuano a improvvisare consegnando il centro storico alla desolazione e all’incuria.
Nessuna idea di riqualificazione, ignorando persino un progetto già avviato dalla precedente amministrazione con cui si sostenevano i privati nel migliorare le facciate dei propri immobili, così da portare nuovo decoro. Nessun incentivo per favorire l’apertura di nuovi esercizi. Nessun progetto culturale legato al territorio in grado di caratterizzare la nostra offerta turistica ed attrarre un turismo di qualità. Salvo, però, a spendere centinaia di migliaia di euro per iniziative estemporanee (concerti e sagre in fotocopia). Evidenziando con ciò il reale unico obbiettivo che questa amministrazione è in grado di perseguire, ossia quello di intrattenere i propri elettori in funzione di una continua propaganda elettorale a spese delle casse comunali.