Gli restava solo di rinnegare il giovanilismo e la fama di rottamatore della periferia della Destra e poi era al completo. Ebbene Mellone ha fatto anche questo! Altro che Direzione Futuro!
Dopo aver rinnegato una presunta inclinazione per l'ambientalismo, dopo aver rinnegato una presunta origine identitaria destrorsa, dopo aver rinnegato la stagione di “Amorosi sensi” con la sinistra inciuciatoria di Emiliano, Dopo aver rinnegato una finta tensione per l'imparzialità e la trasparenza, nell'ultimo mese di campagna elettorale Mellone si è schierato al fianco della ottuagenaria Poli Bortone nella speranza di rimediare uno straccio di “posto al sole”.
Bisogna capirlo poverino, non sa più dove sbattere la testa per recuperare uno strapuntino in consiglio regionale dove continuare a vivere di indennità di funzione pubblica, come qualche suo evanescente assessore, non avendo assolutamente come prospettiva quella di mettersi a lavorare.
Il conducator pugliese di Fratelli d'Italia, Raffaele Fitto, gliel'ha giurata da quella domenica in cui passò armi e bagagli dalla parte di Minerva per l'elezione a presidente di provincia tradendo, in una notte, il sostegno promesso a Marra del Centrodestra. E a Roma e a Bari nessuno sembra disposto ad immolarsi per l'inaffidabile sindaco attuale di Nardò.
In Forza Italia tutti ricordano gli sprezzanti reiterati insulti di Mellone nei loro confronti negli ultimi 15 anni e i suoi recentissimi occhiolini in quella direzione sembrano affossati dagli ultimi risultati elettorali che vedono una ripresa dei forzisti, i quali sono rafforzati nel non voler fare da donatori di sangue a favore di Mellone.
La Lega, boccheggiante senza Vannacci, difficilmente potrà garantire un seggio regionale nella circoscrizione di Lecce e Marti sta guardando schifato il risicato consenso ottenuto a Nardò. Allora il nostro eroe, dalle sette bandiere, ha provato ad accodarsi alla Adriana nella corsa leccese per ricavare qualcosa ma l'ottuagenaria Poli Bortone è una volpe che ancora non ne vuole sapere di finire in pellicceria, indipendentemente se eletta o meno, e sa valutare bene gli appoggi cui deve essere riconoscente.
In fondo Mellone ha schierato solo una Fragola (senza Zucchero peraltro) a sostegno di donna Adriana mica una lista completa. Quindi al Mellone non resterà che imitare il defunto Ninì Gorgoni e candidare alle prossime comunali un pupazzo o una pupazza qualsiasi come sindaco nella speranza di fare il vice vicario magari con delega ai lavori pubblici.
A proposito di comunali: a Copertino si sta spargendo la voce che Mellone sia un potente iettatore; la volta scorsa portò una sfiga tremenda a De Giorgi che rimase al palo e questa volta ha portato sfiga altrettanto tremenda alla Alemanno che è stata travolta ed è rimasta fuori dal ballottaggio. Sembra essere come Re Mida solo che tutto quello che tocca non si trasforma in oro ma in sconfitta pesante.
E chissà se non ci sia lo zampino della sfiga anche a Lecce nella mancata vittoria al primo turno della Poli Bortone.
Werther Messapo