Nardò: Festival Crocevia per lo Ionio 2024, il prof. Umberto Galimberti terrà una conferenza dal titolo "In dialogo con Platone su Le cose dell'amore"

Umberto Galimberti, di certo uno dei più importanti pensatori dei nostri tempi, nel corso di una lectio magistralis ci accompagnerà con straordinaria profondità lungo un viaggio alla scoperta del vero senso e delle vere forme dell’amore. Una riflessione necessaria in tempi contagiati da troppo odio. Una grande lezione capace di svelare i segreti per affrontare il senso dell’esistenza. Al via la quarta edizione del Festival Crocevia per lo Ionio che si terrà a Nardò, in piazza Cesare Battisti, da mercoledì 28 a sabato 31 agosto, ai piedi dello storico Castello che domina il centro della città. Quattro giorni intrisi di letteratura, poesia, filosofia, e buona musica, organizzati dal Presidio del Libro di Nardò – in collaborazione con Mondadori Point Nardò e Besa Muci Editore – e condotti dalla giornalista Federica Rega.
 
Umberto Galimberti questa sera terrà una lectio magistralis In dialogo con Platone su Le cose dell’amore. Filosofo, psicoanalista e docente universitario italiano, Galimberti considera “la pratica filosofica” un mezzo valido per risolvere l’enigma dell’uomo che, sentendosi uno strumento nelle mani dell’universo, cerca la ragione del proprio esistere.
 
Radicando il proprio pensiero su quell’idea inaugurata da Il Simposio di Platone, Galimberti cerca di spiegare e articolare le complesse dinamiche esistenziali dell’amore, mettendone in luce la prossimità con la follia, precisamente quel ruolo di medium tra la dimensione umana e quella divina, tra l’uomo e quello che la mistica chiama “il Sacro”, tra l’Ego e l’EsEros fa le veci di quello che è per i mistici “Il sacrificio dell’individualità”, che dischiude l’orizzonte del divino, la totalità dell’essere, che così può rivelarsi, laddove Amore “colma l’immenso vuoto che separa i due mondi” (Platone, Simposio, 202 e.).
 
Filosofo, psicoanalista e docente universitario italiano, è attualmente professore ordinario di filosofia della storia presso l’Università di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell'International Association of Analytical Psychology. Allievo di Karl Jaspers durante alcuni soggiorni in Germania, ne ha tradotto in italiano le opere. Ha dedicato anche alcuni studi a Edmund Husserl e a Martin Heidegger. Dal 1995 collabora con il quotidiano "La Repubblica". Tra le sue opere ricordiamo: "Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente" (1975), "Il corpo" (1983), "Psiche e tecne. L’uomo nell’età della tecnica" (1998), "Gli equivoci dell’anima" (1999), "Orme del sacro" (2000), "L'ospite inquietante" (2007), "La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica" (2009), "I miti del nostro tempo" (2009), "La disposizione dell'amicizia e la possessione dell'amore" (2016), "Il libro delle emozioni" (2021), "L'etica del viandante" (2023) e "Le grandi domande. Filosofia per giovani menti" (2024).
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