L'Ancri di Nardò ha incontrato il Presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti:"E' la Costituzione il nostro punto di riferimento. Bisogna avere la capacità di indignarsi ove necessario"

L’associazione nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Ancri, sezione di Nardò, nella serata di ieri ha incontrato il presidente nazionale del Consiglio di Stato Luigi Maruotti.

L’incontro, molto partecipato, si è svolto presso l’Oasi Quattro Colonne, a Santa Maria al Bagno. Dopo i saluti di Dario Giannuzzi, presidente del sodalizio che ha, tra i suoi propositi, la diffusione dei principi e dei valori della Costituzione, ha preso la parola Gino Caputo che ha illustrato una breve biografia del presidente Maruotti.

Luigi Maruotti, 68enne magistrato originario di Sant’Agata di Puglia, in provincia di Foggia, è presidente aggiunto del Consiglio di Stato dal 2022. A decorrere dal 20 gennaio 2023 è stato nominato Presidente. Nel corso della sua carriera ha ricoperto diversi incarichi: Procuratore all’Avvocatura dello Stato, e poi all’Avvocatura distrettuale dello Stato a Napoli, magistrato al Tar della Puglia (Tribunale amministrativo regionale) e della Campania, nonché consigliere di Stato. Ha inoltre svolto attività di insegnamento postuniversitario nell’ambito del diritto penale, civile, e amministrativo. E’ autore di volumi, articoli, saggi e pubblicazioni che ruotano attorno al mondo della giustizia. Il Presidente del Consiglio di Stato è una figura di grande rilievo, eletto dal Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa e successivamente nominato con decreto dal Capo dello Stato su delibera del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Diversi gli argomenti sviscerati nel corso della serata moderata dal giornalista Marco Marinaci. Si è discusso di giustizia e di rispetto delle regole, a partire dalla Costituzione uno dei pilastri della società e del vivere civile. “Occorre agire con imparzialità e indipendenza ma anche con celerità – ha affermato – per garantire legalità e sviluppo”. Sulle lungaggini ed i tempi lumaca della giustizia Maruotti è stato chiaro. “Nella giustizia amministrativa, necessaria in quanto presidio di legalità, è stato abbattuto, in modo consistente, l’arretrato. Sono stati raggiunti significativi risultati anche grazie ad incisive misure di riorganizzazione come il rafforzamento dell’Ufficio per il Processo”.

Tra gli argomenti toccati la delicata questione riguardante le concessioni balneari: il Consiglio di Stato, a riguardo, ha confermato l’illegittimità ribadendo che tutte le proroghe delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative sono illegittime e devono essere disapplicate. A che punto è la situazione ed in che modo si può sopperire alla situazione e al perdurante vuoto normativo? “La percezione è cambiata, e adesso le parti politiche stanno affrontando la questione”.

Affrontata anche la controversa vicenda riguardante il Giardino della Memoria di Santa Maria al Bagno, vista la vicinanza con il luogo della conferenza. E’ stato concepito nel 2010, a due passi dal Museo, come luogo di riflessione sulla maggiore strage del XX° secolo, la Shoah, per rammentare una straordinaria storia di accoglienza che è valsa a Nardò la medaglia d’oro al merito civile. Ma anche un gemellaggio con la cittadina israeliana di Atlit. Il Giardino, frutto di libera e sincera donazione da parte di un docente universitario, l’avvocato Pierluigi Congedo, è stato purtroppo in parte spazzato via dalla sorprendente decisione di allocarvi undici prefabbricati di un terminal per idrovolanti. Di questi ultimi, per altro, ad oggi, nessuna traccia. Le ruspe hanno distrutto una ventina di piante nel 2021, donate non solo dalla famiglia Congedo ma anche dall’orto botanico universitario della Tuscia (Viterbo) o prese in concessione dai vivai regionali di Lecce e Gallipoli, nel punto in cui al momento della conferenza dei servizi si promise lo spostamento per preservarle.

Nel 2022 il colpo maggiore: l’asportazione di tutte le cinquanta piante ultra-trentennali che la stessa Soprintendenza aveva espressamente disposto di preservare e valorizzare in quanto composte di specie autoctone. Sull’episodio la Magistratura penale sta indagando dal 2022. Il progetto è stato finanziato anche con “Cospicui” Fondi Europei, (circa un milione di euro di fondi FESR-Interreg, regionali e comunali), e ha visto il pontile essere spazzato via dal mare meno di due mesi dopo l’inaugurazione. Il presidente sulla questione ha, in buona sostanza, evidenziato che ove sussistano criticità, bisogna procedere con fiducia “Con una segnalazione alla Corte dei Conti”.

Rispetto alle critiche che hanno investito negli ultimi tempi, ed in diverse occasioni, la magistratura, il presidente Maruotti ha riferito che “La fiducia va meritata e che le magistrature sono in grado di espellere le mele marce: e bisogna avere la capacità di indignarsi ove necessario”. Ai magistrati amministrativi è chiesto un impegno forte. Al Presidente, a cui è stata consegnata una targa ricordo dal sodalizio neritino, sono state poste diverse domande incuriosite anche da parte dei bambini che affollavano la platea: c’è chi ha chiesto come si faccia a diventare Presidente del Consiglio di Stato e se si tratti di “Un hobby o di una professione”. Il giudice amministrativo è il custode della legalità dell’azione amministrativa. Maruotti che, da giovane, – ha confessato – avrebbe voluto fare il docente seguendo le orme paterne, si è detto certo della bellezza e della difficoltà di un incarico che è e resta di grande responsabilità, non un hobby ma una “Missione”.

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