Nardò, Fernando Fiorito: "L'impegno politico? Da nobile missione a desolante ambizione!"

"Per risolvere  i tanti  problemi della nostra città, - scrive l'ex sindacalista Fernando Fiorito - dobbiamo non poter avere  un rimpianto per le vecchie, care ideologie e per i Partiti che alle stesse si erano ispirati, fungendo da autentici laboratori di idee ed operose fucine, che hanno formato e forgiato tanti giovani dirigenti ed uomini politici (De Gasperi,Togliatti, La Malfa, La Pira, Moro, Berlinguer, Almirante……) che a loro volta hanno scritto pagine importanti della storia del nostro Paese.

 

Il ricordo nostalgico di “quel mondo antico” per le persone di una certa età è diventato sempre più acuto davanti alla confusione totale che domina sovrana nello scenario politico italiano a livello locale e nazionale, che vede alleanze e coalizioni ardite, a dir poco anomale, partiti lacerati da correnti interne, contrasti personali, diserzioni continue, tradimenti e contraddizioni, atteggiamenti e azioni che lasciano perplesso, smarrito ed allibito il cittadino comune, abituato ad una fedeltà e coerenza politica che sembrano lontane anni luce.

Il tutto motivato da un individualismo, da un egoismo e egotismo esasperato, da una sfrenata ambizione, da un incontenibile bisogno di apparire, da una ricerca spasmodica del successo e, soprattutto, dall’irrefrenabile voglia di vincere a tutti i costi.

Voglia e interesse che non hanno contagiato solo giovani rampanti dell’attuale classe politica, ma anche capitani di lungo corso,  che non si rassegnano all’inesorabile trascorrere del tempo.

Sentimenti, in verità, diametralmente opposti a quelli cui dovrebbero ispirarsi quanti vogliano restare fedeli all’etimologia, all’autentica accezione del termine “politica”, che non significa servirsi, ma servire la propria comunità per il raggiungimento di un crescente benessere diffuso e collettivo, non personale e di parte.

Da più parti negli ultimi anni si è lamentato un progressivo disimpegno, disinteresse, sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni e nella propria classe politica, documentati, peraltro, oggettivamente da una loro partecipazione sempre più ridotta alle varie consultazioni elettorali.

Ebbene non è difficile individuare le cause di questo fenomeno, ovvero di questa cittadinanza sempre meno attiva e meno responsabile, che non aiuta la democrazia e favorisce di contro la corruzione ed il clientelismo.

Pertanto, se si vuole veramente che i cittadini tornino ad avere fiducia nello Stato e nelle sue Istituzioni, occorre che l’impegno politico della nostra classe dirigente sia ispirato e motivato da una autentica, generosa missione umana e non venga avvilito e strumentalizzato a semplice mezzo per il soddisfacimento della propria ambizione.

Effettivo servizio alla propria Comunità, quindi, con particolare riguardo per i più poveri, per i più deboli e per quanti, soprattutto, cercano un lavoro sicuro e dignitoso, indispensabile per conquistare la propria libertà, in primis quella dalla paura e dal bisogno."

0
0
0
s2sdefault

ADV

salento magazine

I più letti