L'Editoriale: a Nardò è partito il toto-sindaco, chi meglio della Sodero potrebbe succedere al politico di mestiere, evidentemente restio a mollare lo scettro del potere cittadino?

La quasi giornaliera apparizione della vicesindaca Sodero, nei manifesti che alimentano incessantemente la grancassa della propaganda, accanto al sindaco di Nardò, mira ad informare i naviganti che la città è stata catapultata nella prossima “Entusiasmante” campagna elettorale.

 

In buona sostanza, è partito il toto-sindaco e sono anche partite le schermaglie dei potenziali contendenti. Il centrodestra, che non appoggerà Sodero, non ha deciso ancora nulla, mentre il centrosinistra continua a navigare a vista.

Non è una novità la smodata ambizione del primo cittadino: che sogna di poter continuare a campare di politica, magari in Regione, a spese, ovviamente, dei meno provveduti; in altri termini, a fare il mestiere, indiscutibilmente, in Italia, tra i più gratificanti e retribuiti, assieme a quello dei medici, dei farmacisti, dei notai e dei piloti di aereo.

E’ probabile che ci possano essere più candidati alla guida della città e che la frammentazione del consenso, le divisioni e le discordie all’interno dei singoli partiti e movimenti mirino esclusivamente a capitalizzare il consenso.

Non c’è dubbio, però, che l’attuale amministrazione comunale cercherà di consolidare intorno alla candidata in pectore le opportunità di continuare il proprio percorso, tra qualche aspetto positivo e i numerosi disastri perpetrati.

Tra le scelte peggiori occorre evidenziare l’abbattimento dell’ex Scuola Media “Dag Hammarskyold”, che sarà sostituita da un parcheggio (sic!), nonché lo sfascio e l’assenza di provvedimenti riguardanti i servizi sanitari, che hanno alimentato le rimostranze della comunità cittadina. Sorvolerei, non necessariamente a bordo di un idrovolante, considerata la prevista e concreta impossibilità di raggiungere Corfù dal terminal di Santa Maria Al Bagno, e sulla collocazione dello stesso (Terminal) nel Giardino della Memoria.

Appare, altresì, opportuno stendere un velo pietoso sull’ex gerontocomio, da utilizzare inizialmente come alloggio per anziani, poi residenza sanitaria e, infine, recentemente, Commissariato di Polizia. I bambini, in ogni caso, continueranno a non nascere nella nostra Città e ci si chiede cosa porterà la realizzazione del Commissariato e l’assegnazione gratuita dell’ex Istituto Agrario, uno dei pochi polmoni verdi della Città, alle Fiamme Gialle.

Certo, al di là dei cactus, in stile californiano, che nella mente di chi li ha ideati dovrebbero abbellire la via per il mare, appare di difficile comprensione la ingiustificata e scriteriata collocazione dell’ex Scuola Media Primo Nucleo tra le abitazioni della Zona 167 e a poche decine di metri dall’altra Scuola Media di Via Manieri.

Certamente i fans del primo cittadino e della Sodero diranno che l’attuale Amministrazione ha realizzato tante cose buone, come, ad esempio, la capasa collocata sulla villa, i murales (38!), sparsi in città senza il necessario coinvolgimento degli sfortunati possessori dei palazzi, compreso quello che ritrae gli umanoidi che si ingroppano, collocati pari-pari dinanzi alle giostrine dei bambini in zona 167, il toro di metallo che mostra i suoi inutili “cabasisi” a chi proviene da Lecce o Copertino, le disertate piste ciclabili. Da non dimenticare, poi, le fontanelle di una rotonda che, a parere della opposizione consiliare, avrebbe consumato, “Dal 21 giugno 2023 al 13 giugno 2024, ben 1.938.000 litri di acqua potabile, oltre cinquemila litri d'acqua al giorno, per una spesa complessiva che supera i 9.000 euro”. Alla faccia della siccità e della desertificazione.

Ma questa città è sempre più simile ad un cartone animato e non certo ad una realtà che dovrebbe far invidia al Salento. La bandiera blu, ad esempio, che qualcuno ritiene immeritata, è un riconoscimento ad una marina (Santa Caterina) in cui mancano ancora i servizi essenziali, come, ad esempio, il sistema fognario. Ma si sa: la politica realizza non ciò che è indispensabile, ma solo ciò che serve ad aumentare il consenso.

Il lungomare è stato fatto senza ombra di verde e con un costo “monstre” di circa 3 milioni di euro: ingessa il bilancio appesantito dai costi energetici e dalla bolletta della spazzatura che supera, accetto correttivi ove sbagliassi, oltre 8 milioni di euro l’anno. Ma è stato fatto. Sul bilancio comunale, inoltre, pesa un debito di quasi 18 milioni di euro che obbligherà i prossimi amministratori a gestire, sostanzialmente, i debiti contratti da altri.

La Sodero è al potere dall’ottobre del 2016; la 44enne fedelissima è stata confermata vice sindaca con deleghe a Servizi Sociali, Emergenza abitativa e Piano sociale di zona. Non si comprende per quale ragione debba succedere proprio lei al nostro ma l’assoluta fedeltà sicuramente va messa in buon conto.

Mai un parere discordante, ma solo un’obbedienza cieca e assoluta, una condivisione pressoché totale, all’insegna del vecchio motto “Credere, obbedire, combattere”. Chi meglio di lei potrebbe succedere al politico di mestiere, evidentemente restio a mollare lo scettro del potere cittadino?

In chiusura, un pensiero doveroso all’ex Scuola Media, condannata all’abbattimento, in cambio di un misero parcheggio, e intitolata al compianto segretario dell’ONU, Dag Hammarskyold, con l’auspicio che possa indurre al pentimento qualche amministratore locale: ricevette il Premio Nobel “In segno di gratitudine per tutto quello che ha fatto, per quello che ha ottenuto, per l’ideale per il quale ha combattuto: creare pace e magnanimità tra le nazioni e gli uomini”. Non so se è più grave abbattere una scuola o cancellare con un colpo di spugna la sua memoria storica”.

 

                                                                                                                                                                                                       Marco Marinaci

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