L'approfondimento del biologo Giampiero Dantoni: "Autoguarigione e medicina quantistica"

“Non è la materia che genera il pensiero, ma il pensiero genera la materia”, Giordano Bruno
 
Una premessa necessaria. Quando di questi tempi si parla di scienza, si deve sapere di cosa si parla. Occorre fare dei distinguo. La rivoluzione industriale e del commercio di fine 1700 fu realizzata con grandi investimenti di capitale delle elité, che ricavarono immense ricchezze. Buona parte di queste furono impiegate per rafforzare il controllo sociale, economico e politico degli Stati tramite prestiti ad usura e corruzione. Misero le mani sulla formazione scolastico-universitaria e sui mezzi d’informazione. La ricerca scientifica, negli ultimi 60 anni, non è più finanziata dagli Stati ma dai privati, ossia Loro. In questo modo il mondo accademico e la cosiddetta scienza, ha perso l’autonomia: chi finanzia lo fa nel proprio interesse, non per noi popolo, vuole i risultati per cui paga. La scienza che finanziano è applicata al raggiungimento dei loro obiettivi, invece la scienza vera è disinteressata e può pervenire a risultati in conflitto con gli interessi speculativi dei megamiliardari. Per capire: se un ricercatore, chiunque esso sia, scopre per caso o meno che acqua e bicarbonato cura o previene i tumori e la notizia si diffonde, il business miliardario delle chemioterapie di BigPharma crollerebbe. Non lo permetteranno? Con 1 grammo di cervello ci si può arrivare da soli a capire. La situazione descritta non è tanto lontana dalla realtà: dopo 80 anni di vendite di chemioterapie, il cui risultato, ossia la sopravvivenza al 2,5% dopo 5 anni, è fallimentare. Eppure tutte le alternative sono state respinte, diffamate, distrutte, con la forza mediatica dei loro esperti e luminari in conflitto di interessi. Tanto per usare un eufemismo. Nessun nuovo farmaco proveniente dalla loro ricerca guarirà mai nessuno. Ecco, la scienza sotto il loro controllo non è scienza. C'è
quindi scienza e scienza, una onora gli scopi elettivi della ricerca pura, l'altra onora il portafoglio degli investitori e della folta schiera di scienziati esecutori materiali subalterni (1).
 
Il tema “autoguarigione” è quanto di più pericoloso ed odiato dai padroni di BigPharma e “company”. Pensate che se, teoricamente, tutti dovessero credere possibile auto guarirsi, le malattie si ridurrebbero drasticamente insieme con i loro fatturati. Purtroppo questo non avverrà mai su larga scala, almeno in tempi brevi, per il semplice fatto che la massa non è mentalmente pronta a credere al fenomeno e di poterlo gestire. Per di più questi poteri forti hanno attivamente lavorato alla introduzione mentale della Matrix nella popolazione moderna, strutturata alla scarsa propensione alla disciplina, ordine e costanza, metodo,
controllo e pulizia mentale. Il tentativo di risveglio alla realtà è stato attivamente scongiurato in modo indiretto: hanno sottratto a tutti il tempo libero, necessario a studio e pratiche. Le masse hanno abboccato all’offerta di servizi gratuiti della potentissima industria mass-mediatica di “intrattenimento” (entertainment). Sport, calcio, scommesse, porno, videogiochi, social-media (FB, Instgram, TW, Telegram, Tiktok, WA, Dating, etc.), TV per chi ancora la guarda, hanno preso tutto il tempo rimasto dopo lavorare, comprare, mangiare, andare in bagno e dormire. Qualche viaggio, qualche pratica pseudo-riproduttiva ed il gioco è fatto (2).
 
Cominciamo “step by step” a vedere come funziona l’apparato corpo-mente-coscienza per capire come attivare invece di sopprimere l’autoguarigione. Iniziamo dalla componente biologica. Tutti i corpi biologici viventi possiedono un sistema di autoregolazione noto come omeostasi, che controlla e ripristina costantemente i valori vitali quando tendono a uscire dai parametri normali. Le funzioni fisiologiche possono essere assicurate se variano all'interno di un intervallo predeterminato, le reazioni omeostatiche mantengono tale condizione di continuità fondamentale per la sopravvivenza. Il sistema omeostatico si basa su quattro principali componenti, che assieme prendono il nome di meccanismo a feedback (retroazione, reazione, risposta), essi mantengono stabili i parametri chimico-fisici
cellulari e di organo, come il Ph (equilibrio acido-base) dei liquidi, la pressione sanguigna, la termoregolazione, la concentrazione del glucosio nel sangue, le reazioni di ossido-riduzione, la risposta ad un antigene penetrato nel corpo, l’attivazione delle difese immunitarie, ed altro. L’altro processo autonomo ed automatico, oltre l'omeostasi, è l'autoguarigione. Questa parola, per ovvi motivi, è caduta in disuso in medicina. Dà molto fastidio ai Potenti di BigPharma far sapere che esiste la possibilità di guarire da se, senza ricorso al medico e alle medicine. Cosa invece del tutto possibile. Di fatto è autoguarigione
o prevenzione da possibile malattia, ad esempio, quando le difese naturali attaccano e distruggono le circa 10.000 cellule normali (specializzate) che ogni giorno “impazziscono” tornando allo stadio primitivo indifferenziato, abbandonando la funzione assegnata loro. Esse si riproducono, si nutrono, e basta, combattono i sistemi di controllo e difesa in tutti i modi. Se le difese funzionano, le distruggono incessantemente, se difettano si forma un ammasso tumorale. L’autoguarigione comporta un aumento della temperatura per favorire i processi di riparazione e accelerazione del metabolismo, innesca il processo infiammatorio, incrementa i flussi di sangue negli organi colpiti, ordina al sistema di difesa di ripristinare l’equilibrio perduto e accelera il processo di detossificazione dai resti del metabolismo. La fame cessa perché non si deve distogliere sangue ed energie per la digestione. Quindi medicinali antipiretici, antinfiammatori e antidolorifici contrastano i
processi naturali di autoguarigione. La medicina tradizionale invece li prescrive, alimentando l’illusione che togliere il sintomo favorisca la guarigione.
Contemporaneamente, in maniera subdola, si genera e alimenta la credenza che l’intervento medico ha funzionato. In realtà è soprattutto la propria credenza che
funzionerà a favorire l’effetto (3). Si chiama effetto placebo, assai noto in medicina. L’effetto placebo, il cui opposto si chiama nocebo (causa di malattia), può innescare una guarigione, detta spontanea, ma spontanea non è. In realtà siamo noi che ci autoguariamo quando e a patto di credere che ciò succederà. Non solo non è incredibile, ma è perfino dimostrato scientificamente (4).
 
In medicina è un fatto noto ed accertato, ma non indagato. Parimenti funziona l’effetto opposto. L’effetto nocebo viene indotto dalla convinzione che
qualcosa non funzionerà o andrà storto. Un esempio assai comune si concretizza di fronte ad una diagnosi di tumore e successiva prognosi infausta. Poiché si è creata nel tempo una mitologia eccessiva di efficacia e fiducia nella classe medica in generale, ne deriva una credibilità diventata credo. Poiché il medico conosce l’effetto nocebo, non dovrebbe mai pronunciare una prognosi e tempi di sopravvivenza ridotti. Qualunque patologia prevede sempre una percentuale di guarigioni spontanee, che non si sottolineano mai abbastanza. Le conseguenze “nocebo” si avranno ai danni di chi ci crede. La medicina moderna dovrebbe indagare i casi di guarigioni spontanee, più della inutile ricerca di nuovi prodotti chimici, ma non lo fa. L’effetto placebo/nocebo dimostra inequivocabilmente il ruolo cruciale della nostra mente nel processo di guarigione o malattia. La medicina mente-corpo o psico-somatica moderna dimostra scientificamente come la nostra mente scateni effetti sul corpo tramite il percorso Psico-neuro-endocrino-immunologico (PNEI)(5).
 
Tutto parte dalle credenze, programmi mentali inconsci formatisi nel corso di questa vita e delle precedenti vite stampate nelle memorie del DNA. Fine della prima parte.
 
BIBLIOGRAFIA
1- Mastrangelo, D.: “Il tradimento di Ippocrate. La medicina degli affari”. Edizioni Salus 2010
 
parte-terza-matrix-svelata
 
3 – Rankin, L.: “La Mente supera la medicina”. Ed. Macro 2020
4- Lipton, B. H.: “La biologia delle credenze. Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula”. Ed. Macro 2007
5- Goswami, A.: “Il dottor Quantun. Un approccio quantico alla salute e alla guarigione”. Ed. Età dell’Acquario 2019
0
0
0
s2sdefault

ADV

salento magazine

I più letti