Nardò: continua la battaglia per la difesa del distretto socio-sanitario, il 14 aprile è previsto un pubblico dibattito

Il comitato cittadino per la ddifesa del distretto socio-sanitario ha organizzato un dibattito pubblico presso il chiostro dei Carmelitani lunedì 14 aprile alle 18.30. Per informare la popolazione sulla situazione attuale della sanità territoriale, su quanto fatto e ottenuto dal comitato nel confronto con le istituzioni politiche e sanitarie e sui programmi futuri del comitato.   "Noi stiamo lottando al di fuori degli apparati partitici ed elettorali, ma per il bene di Nardò. È una presa di coscienza civica. La presenza contribuirà a dare forza alla nostra azione per obiettivi che riguardano ciascuno cittadino. La salvaguardia della salute e la sicurezza  di pronti interventi ci riguarda tutti".  
 
"Ci dobbiamo pentire per essere rimasti indifferenti e restii a concedere un' ora del nostro tempo per il bene primario della salute?"
 
La questione è davvero annosa e forse non è mai stata presa a cuore dalla politica eppure gli strumenti non mancano. Il sindaco per esempio... non è solo il rappresentante politico di una città, ma ricopre anche un ruolo cruciale nella tutela della salute pubblica. In base all’ordinamento italiano, è infatti la prima autorità sanitaria locale.
 
Questo ruolo, spesso sottovalutato o poco conosciuto, attribuisce al sindaco poteri e responsabilità che possono essere determinanti nel migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari offerti ai cittadini. Ai sensi del Testo Unico delle Leggi Sanitarie (R.D. 27 luglio 1934, n. 1265) e del D.Lgs. 112/1998, il sindaco ha competenze specifiche in materia sanitaria e igienico-sanitaria.
 
Tra le sue funzioni principali rientrano: l’emissione di ordinanze contingibili e urgenti in materia di igiene e sanità pubblica; la vigilanza su condizioni ambientali, alimentari e abitative; la collaborazione con le aziende sanitarie locali (ASL) nella programmazione e nel controllo dei servizi. Questa posizione privilegiata permette al sindaco di essere un ponte tra i bisogni della popolazione e le istituzioni sanitarie, intervenendo in maniera diretta o indiretta sul sistema locale. Un sindaco attento e competente può mettere in campo una serie di azioni per rafforzare il sistema sanitario territoriale.
 
La collaborazione con le ASL e le Regioni: Sebbene molte competenze sanitarie siano demandate alle regioni, il sindaco può avere un ruolo attivo nella pianificazione sanitaria locale, partecipando ai tavoli tecnici, promuovendo la creazione di presidi territoriali e influenzando le scelte strategiche relative agli investimenti e alla distribuzione delle risorse.
 
La promozione della medicina territoriale: Il primo cittadino può farsi promotore dell’apertura di case di comunità, poliambulatori e punti di primo intervento, soprattutto nelle aree periferiche o meno servite. L’obiettivo è alleggerire la pressione sugli ospedali e offrire cure più vicine al cittadino. 
 
Campagne di prevenzione e promozione della salute: Utilizzando il proprio potere di comunicazione e indirizzo, il sindaco può lanciare iniziative di educazione sanitaria, screening gratuiti, vaccinazioni e campagne di informazione, coinvolgendo scuole, associazioni e medici di base.
 
Il Sostegno alle fasce più deboli della popolazione: Attraverso i servizi sociali comunali, il sindaco può integrare l’assistenza sanitaria con supporti domiciliari, trasporto per visite mediche, aiuti economici per l’acquisto di farmaci o strumenti sanitari.
 
Controllo ambientale e salute pubblica: La salute è strettamente legata all’ambiente. Il sindaco può intervenire su inquinamento, smaltimento dei rifiuti, qualità dell’aria e dell’acqua, sicurezza alimentare e igiene urbana, tutelando così la salute collettiva. 
 
Utilizzo di fondi PNRR e altre risorse europee: I finanziamenti straordinari, come quelli previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, possono rappresentare un’occasione unica per innovare e potenziare le infrastrutture sanitarie locali. Il sindaco può giocare un ruolo fondamentale nel progettare, presentare e gestire interventi sul territorio. Il sindaco, nella sua veste di prima autorità sanitaria locale, ha nelle mani una leva potente per incidere concretamente sul benessere della popolazione. Per farlo, servono visione, competenza e capacità di costruire reti tra enti, istituzioni sanitarie, cittadini e professionisti. In un momento storico in cui la sanità territoriale è chiamata a reinventarsi, il ruolo del sindaco diventa ancora più centrale: non solo amministratore, ma vero garante della salute pubblica.
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