Lecce, Confindustria scende in campo accanto alle imprese che hanno subito lo Tsunami della crisi

Con riferimento a quanto diffuso dalla Filctem Cgil di Lecce, a mezzo degli organi d’informazione, nei giorni scorsi, a proposito dell’Accordo sindacale riguardante l’azienda associata Neoblab, Confindustria Lecce tiene a precisare che ha sempre assicurato il rispetto degli impegni assunti dall’azienda con la sigla dell’accordo del 25 maggio 2017.

L’Associazione ribadisce, altresì, il proprio sostegno alla Neoblab che, con grandi difficoltà e sacrifici, sta cercando di far fronte ad una crisi che l’ha gettata nel baratro, mettendone a rischio la stessa operatività.Operante nel settore dei cappelli con il marchio «Doria 1905», la Neo.B-Lab di Corigliano d’Otranto ha attraversato negli ultimi anni una profonda crisi economica ed organizzativa, conclusasi con il licenziamento di diversi dipendenti. 

“Confindustria Lecce – afferma il presidente Giancarlo Negro – soprattutto in questa delicatissima fase economica, è al fianco delle imprese che hanno subito lo tsunami della crisi e hanno dovuto trovare la strada per reagire. Occorre creare un clima favorevole alle imprese, che stanno davvero facendo di tutto per rialzarsi, con l’obiettivo di creare occasioni di crescita sociale ed economica e di produrre occupazione e sviluppo reale”.

Le condizioni operative della Neoblab sono lapalissiane. Come ribadito dagli stessi vertici aziendali in una lettera già indirizzata al Sindacato di categoria, “non appena le condizioni di mercato lo hanno consentito, la Neoblab ha provveduto a ricollocare al proprio interno cinque unità a tempo determinato e due con contratto di somministrazione, per un massimo di tre mesi, per far fronte alle nuove commesse acquisite che, proprio perché limitate nel tempo, non consentono un’assunzione a tempo indeterminato dei dipendenti a suo tempo licenziati”. Ciò in piena attuazione di quanto previsto dal citato accordo. Del resto le stesse unità, selezionate esclusivamente sulla base delle professionalità richieste dalle esigenze tecnico-produttive previste dalle commesse, fanno comunque parte dei 33 lavoratori coinvolti dalla procedura di licenziamento oggetto dell’Accordo di maggio 2017.

“Sono certo – continua il presidente Negro – che la Neoblab stia profondendo il massimo impegno per uscire dall’impasse economico-produttivo in cui versa ed è necessario che tutti, parti sociali comprese, facciano la propria parte per favorire e incoraggiare questo percorso. L’obiettivo di tutti deve essere quello di costruire e non di demolire, poiché, in quest’ultimo caso, si metterebbe davvero a repentaglio la sopravvivenza dell’azienda e, con essa, le speranze dei lavoratori e delle loro famiglie di riprendere l’attività con continuità”.

“Confindustria Lecce – conclude - è certamente disponibile a partecipare ad un incontro tra le parti, per chiarire definitivamente ogni aspetto, come ha sempre fatto in passato, nell’interesse dell’impresa e dell’occupazione”.

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