Nardò, su Facebook arriva l’allerta per il crollo sul lungomare, precauzioni insufficienti

In un post su Facebook l’appello accorato di una docente della scuola secondaria di primo grado, Giuliana Piccione,  che si rivolge al sindaco per segnalare con tanto di evidente foto come “Appare un tratto della costa di Santa Caterina. Il muro crollato, ormai da diversi mesi, in quel punto è di una pericolosità paurosa".

"E penso ai bambini che spesso possono sfuggire al controllo dei genitori. È urgente mettere in sicurezza la rotonda! Prima che possa accadere qualcosa di grave. Ma...il nostro Sindaco non fa mai una passeggiata alle nostre marine per constatarne le criticità?”.

IL POST DEL SINDACO - Nel giorno di Pasquetta il primo cittadino in un post sulla sua pagina Facebok aveva argomentato: “In queste ore in tanti vanno a fare una passeggiata nelle nostre meravigliose marine, tra le quali ovviamente Santa Caterina, e ci segnalano la situazione della rotonda crollata sul lungomare (e messa in sicurezza). La situazione è nota da diversi mesi agli uffici e al Sindaco, che si scontrano con l’incredibile lentezza della burocrazia italiana. Solo chi non ci ha mai avuto a che fare non sa che significhi...È stato redatto il progetto, acquisito un preventivo, stanziate le somme in bilancio. E qui è iniziata la trafila dei pareri necessari a un intervento (si badi bene!) di semplice ripristino”.

Nel suo lungo post il primo cittadino sciorina un lungo elenco di pareri richiesti per cercare soluzioni: “Abbiamo acquisito il parere della Soprintendenza. Abbiamo acquisito il parere della Capitaneria di Porto. Abbiamo acquisito il parere del Demanio. Abbiamo acquisito il parere necessario ai fini del Pai. Abbiamo acquisito il parere urbanistico. Abbiamo acquisito la relazione geologica di un tecnico esterno. Manca solo il parere delle Opere Marittime di Bari che dovrebbe arrivare nella giornata di domani”.

“Inutile – continua il sindaco - dirvi quante telefonate e solleciti abbia fatto personalmente per ottenere in tempi rapidi tutti i pareri suddetti.

E poi promette:”Entro la fine del mese i lavori inizieranno e prima dell'estate sarà tutto a posto. Al netto delle pastoie burocratiche, i cittadini dunque possono stare tranquilli, in passato per cose così servivano anni oppure semplicemente non si facevano. A chi semina zizzania, ai professori da tastiera, ai tifosi del dissesto, agli artigiani delle fake news, consiglio di rassegnarsi anche oggi. Fa bene alla salute”.

LA MESSA IN SICUREZZA E’ COMPITO DEL COMUNE - La foto scattata oggi evidenzia l’ampiezza del crollo. La zona è stata transennata con una rete da cantiere ma appare, evidentemente, ancora, estremamente pericolosa. Facendo riferimento alle norme in tema di sicurezza, l’emergenza derivante dal crollo impone innanzitutto la redazione di un piano di sicurezza che preveda la progettazione ed esecuzione di idonee opere provvisionali. In primis attraverso il puntellamento con tubolari d’acciaio della parte franosa e non solo. Nel contempo occorre salvaguardare la zona pericolosa a causa della frana con opportune schermature che impediscano ogni tipo di circolazione a ridosso dell’area. E’ un tratto molto frequentato da famiglie con bambini al seguito. E’ compito dell’amministrazione comunale la messa in sicurezza ed ogni provvedimento necessario a garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini. Le precauzioni adottate ad oggi non sono assolutamente sufficienti al fine di "scongiurare fatti ben più gravi per l’incolumità dei cittadini”. Se si lamenta il primo cittadino delle lungaggini della burocrazia figurarsi le difficoltà che incontra un normale cittadino nel complicato mondo della burocrazia, che a tutto tende tranne che all’interesse degli amministrati. Ormai imprigionati nel dorato mondo del potere.

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