Nardò, Lucio Tarricone:"Mellone oltraggia le istituzioni democratiche, non è il nostro sindaco ne mai lo sarà"

Non si spegne la polemica successiva alla fiaccolata in onore di Sergio Ramelli. Che si arricchisce di nuovi interventi. L'ANPI provinciale aveva già evidenziato che "Le odierne organizzazioni neofasciste come Lealtà e azione, CasaPound e Forza Nuova sono collegate idealmente agli anni 70". E che dovrebbero essere sciolte.

E il sindaco, a proposito dei partigiani, ha detto ai microfoni dell'emittente Telenorba che i partigiani "sono morti" e che l'associazione non servirebbe a nulla. Come se la memoria e il dovere di non dimenticare non valesse nulla. Probabilmente è solo un problema di sensibilità. Che manca. 

L'ANPI ha ribadito che "Volendo vittimizzarsi gli odierni neofascisti esaltano, in un culto minoritario e macabro, i “cuori neri” caduti in quegli anni, circa una ventina, per via di agguati, incidenti, sparatorie con la polizia, tralasciando quelli che si sono ammazzati tra di loro. Naturalmente questi nipotini del terrorismo nero devono far dimenticare i rapporti con lo stragismo dello Stato-ombra e dei servizi deviasti e le numerose uccisioni di militanti di movimento da parte dei loro benamati zii. Si tratta di seminatori di odio, di razzismo, ispiratori di violenza e aggressività, che non devono trovare spazio pubblico, né a Nardò né altrove. È giunto il momento di sciogliere per legge le organizzazioni neofasciste".

Sulla vicenda interviene anche Lucio Tarricone del Centro Studi "Salento Nuovo". Il "camerata"Mellone o meglio il "fascista"Mellone - tuona Tarricone - non è il "nostro"Sindaco e mai lo sarà.  Ancora una volta oltraggia le istituzioni democratiche e vilipende lo Stato Democratico nato dal sacrificio delle migliaia di Partigiani che sacrificando la loro vita sconfissero i nazifascisti. Diserta le celebrazioni del 25 Aprile e partecipa a manifestazioni organizzate da organizzazioni di chiara marca razzista e fascista. Poco importa se la manifestazione sia stata un flop. L'oltraggio rimane. Sappia il  "fascista" Mellone e tutti coloro che lo hanno sostenuto che i Partigiani sono vivi e sempre vivranno nei cuori e nelle menti delle donne e degli uomini liberi, nei cuori e nelle menti  di chi crede nei valori di uguaglianza, solidarietà,  libertà. Sono vivi e sempre vivranno nei nostri cuori. IERI OGGI SEMPRE RESISTENZA.

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