“E’ proprio il caso di dire che non c’è limite al peggio. Con delibera n. 303 del 08/06/2018, la Giunta Municipale più spendacciona che la Città di Nardò ricordi, elargisce l’ennesimo incarico professionale esterno individuando, a proprio piacimento, il beneficiario. Si tratta del fratello di un consigliere. I consiglieri di opposizione a Palazzo Personè Carlo Falangone, Giancarlo Marinaci, Roberto My, Daniele Piccione e Lorenzo Siciliano stigmatizzano l'ennesimo spreco di denaro dell'amministrazione Mellone. "Non ci sarebbe da meravigliarsi, considerato che l’elargizione di incarichi e consulenze esterne a pioggia rappresenta ormai un totem identificativo dei trasformisti di palazzo Personè, se non si trattasse, come in questo caso, del fratello di un Consigliere Comunale di maggioranza".
"Ben 6344 euro in favore di un Ingegnere, fratello del Consigliere Paolo Maccagnano, per portare a termine delle rilevazioni strumentali per il controllo delle immissioni elettromagnetiche e sonore. Questo incarico è l’ulteriore testimonianza della gestione familistica incarnata dal Sindaco Mellone e dai suoi yes man. Un modus operandi che premia con crescente incisività una stretta cerchia di amici e parenti, mentre decine di professionisti neretini assistono attoniti ad uno spettacolo desolante. Fa specie, a riguardo, prendere atto dell’assenza nella seduta di commissione in cui si discuteva del regolamento per la tutela dall’inquinamento acustico proprio del Consigliere Maccagno, che avrà forse pensato, non partecipando, di esimersi da responsabilità morali, politiche ed istituzionali che in questo caso lo assalgono prepotentemente".
"E’ sempre più evidente come la trasparenza e l’imparzialità promesse da Mellone e i suoi in campagna elettorale si siano trasformate in una cappa soffocante di intrecci parentali sulla pelle della comunità di Nardò. Questi personaggi hanno raccontato menzogne ai neretini pur di ottenere un potere di cui erano assetati da anni. Ciò, mentre il Sindaco amico di Marti ed Emiliano si arrampica sugli specchi, invano, per tentare un’improbabile scalata a Presidente della Provincia. Forte delle condizioni disastrose in cui sta tragicamente relegando la nostra Città.”