È dedicato alla giovane pianista pugliese di fama internazionale Beatrice Rana, nonché fondatrice e direttrice artistica del Festival di Musica da Camera ClassicheFORME, il documentario di Roberto Giannarelli e Francesca Nesler, con la regia di Roberto Giannarelli, dal titolo Beatrice Rana: della musica e delle radici, trasmesso da Rai Cultura giovedì 10 ottobre alle 21.15 in prima tv su Rai5.
Un viaggio alla scoperta delle origini della pluripremiata pianista ventiseienne, che si è imposta rapidamente nel panorama internazionale dopo aver ottenuto, a soli diciotto anni, il Primo premio al Concorso di Montréal nel 2011 e a due anni di distanza la Medaglia d'Argento e il Premio del Pubblico al Concorso Van Cliburn. Ospite di sale prestigiose, dal Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino, dal Concertgebouw di Amsterdam alla Carnegie Hall di New York, la musicista ha già all'attivo due dischi di successo con Warner Classics e ha in uscita a fine ottobre, per la stessa etichetta, un nuovo album dedicato a Maurice Ravel e Igor Stravinskij.
Nonostante la brillante carriera concertistica e i tanti riconoscimenti di pubblico e critica, Beatrice Rana non ha mai dimenticato la sua terra natale, il Salento, dove ha riportato l’esperienza maturata nel mondo, dando vita nel 2017 al festival cameristico ClassicheFORME. Il documentario rivela il doppio volto dell’artista, professionista rigorosa ma anche ragazza semplice, legata agli affetti familiari, al maestro Benedetto Lupo, ai colori del Sud e alle bellezze ricche di storia del Salento. Protagonisti, accanto a lei, anche la sorella violoncellista Ludovica e gli amici musicisti provenienti da tutta Europa che lo scorso luglio hanno animato la terza edizione di ClassicheFORME nel cuore di Lecce.
Dopo il documentario, alle 22.15 Rai5 trasmetterà anche il concerto dedicato alle mastodontiche Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach che Beatrice Rana ha eseguito per la Stagione di Musica da camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel 2017. Grazie all’incisione di questo monumento della letteratura pianistica, la giovane interprete ha vinto un “Gramophone Award” nel 2017 ed è stata eletta “Artista Femminile dell’Anno” ai Classic BRIT Awards della Royal Albert Hall di Londra nel 2018.