Serie B Basket, "Andrea Pasca" Nardò, Dany Mastrangelo va a Reggio Emilia e domenica arriva San Severo, Valentino Mandolfo:"Il nostro pubblico l'uomo in più"

La Frata "Andrea Pasca" Nardò comunica l'interruzione del rapporto professionale con l'atleta Daniele Mastrangelo. Alla guardia di Trieste il club granata, ringraziandolo per impegno e professionalità profusi in questa seppur breve avventura con il Toro, augura i migliori successi per il suo prosieguo di carriera. 

Guardia classe 1991, 188 cm d’altezza, il giocatore friulano nella prima parte di stagione ha collezionato 9,3 punti di media. Al suo attivo un lungo peregrinare per la penisola, partendo da Udine per poi far tappa a San Severo, Molfetta, Trieste, Matera, Scauri e nuovamente Udine, assaggiando da protagonista a più riprese la serie A2. La nuova società vorrebbe far esordire l'ormai ex Nardò già domenica nella trasferta sul campo della Rekico Faenza, seconda della classe nel girone B di serie B. L'innesto di Bjelic e l'uscita di Mastrangelo dovrebbero essere le uniche mosse di mercato dell'Andrea Pasca. Il pacchetto esterni con Zampolli, Bonfiglio e Provenzano può dirsi completo. Bjelic aggiunge sostanza sotto canestro e dà a Quarta un'arma in più sotto i tabelloni, ed aggiunge tanto sul piano delle rotazioni. 

Ne abbiamo parlato con Valentino Mandolfo, dirigente dell'Andrea Pasca Nardò. Ai saluti Mastrangelo, forse un campionato al di sotto delle attese per qualche infortunio di troppo.

"L'infortunio ha sicuramente condizionato il suo percorso con noi, ma siamo contenti di quanto ha fatto Mastro. Dispiace quando un giocatore ci lascia. Daniele si era integrato molto bene nel gruppo ed aveva fatto un ottimo precampionato. Dany è un giocatore importante che ha calcato parquet importanti. E che comunque ha lasciato il segno da noi, sin dal suo rientro a Catanzaro. Gli auguriamo il meglio nel proseguio della sua carriera a Reggio Emilia. Ma siamo assolutamente contenti di quanto ha fatto con noi". 

E' rientrato Goran Bjelic, cosa è cambia con la presenza del centro che ha una lunga militanza granata?

"Sicuramente il ritorno di Goran dà maggior peso ed uno scossone anche all'ambiente, ed ormai è praticamente granata d'adozione. Avere quella rotazione in più sotto canestro dice tanto. Avendo comunque un roster che già dispone di Visentin e Banach, quei centimentri in più e quella rotazione aggiunge molto sotto le plance. Nonostante avesse solo una settimana di allenamento nelle gambe, Goran ha dato il suo apporto anche in quel di Civitanova. Con i suoi rimbalzi, la difesa e la sua presenza in campo anche contro atleti di lunga esperienza come Attilio Pierini". 

Domenica arriva la capolista San Severo, una corazzata che non ha mai perso...

"Come si suol dire, c'è sempre una prima volta. San Severo è in un momento importante, sta registrando un record dopo l'altro domenica dopo domenica. Da parte nostra proveremo a fare la nostra partita. La vittoria di Civitanova ci ha dato quello slancio in più per riprendere il cammino interrotto dopo le due sconfitte consecutive. Abbiamo da parte nostra il calore del nostro pubblico. Abbiamo cercato con questa giornata pro Nardò di chiamare a raccolta la tifoseria che in passato si è contraddistinta per averci dato sicuramente una marcia in più.  Sappiamo del valore dell'avversario ma noi ci proveremo. Il basket è bello anche per questo. Il nostro pubblico può essere senz'altro l'uomo in più". 

 

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