Alessandro Potì, Amatori Pescara, è nelle vesti dell’ex di turno dopo aver vestito la maglia dell’Andrea Pasca Nardò. Classe '91, 192 centrimetri di altezza per 88 chilogrammi di peso, mancino, gran tiratore è una delle prime opzioni in attacco per la formazione pescarese che domenica affronta i granata. Si è infortunato in gara uno con Reggio Calabria ma sarà regolarmente in campo con il Nardò grazie ad una maschera protettiva.
In gara uno con la blasonata Viola Reggio Calabria l'Amatori Pescara ha perso 67-71, gli ospiti hanno così annullato il fattore campo, ma i pescaresi hanno condotto per lunghissimi tratti la gara, pagando dazio alla maggiore esperienza degli ospiti, agevolati anche dell'uscita anzitempo di Alessandro Potì dalla contesa causa infortunio. Estromessa Reggio si è profilata dunque la sfida tra Pescara, quarta forza del campionato, e Nardò che, al termine della regular season, si è qualificata all'ottavo posto. Le prime due gare si giocheranno a Pescara (domenica 12 maggio alle ore 18 e martedì 14 maggio alle ore 21).
Alessandro hai vestito la maglia granata, partiamo dal confronto, ritrovi Nardò. Qual è il tuo stato d’animo, quali le emozioni?
E’ sempre un’emozione perché oltre ad essere un ex sono anche salentino. Quindi è proprio un derby nel derby. Sarà una bella sfida. Sono contento comunque di affrontare i miei ex compagni di squadra ed una società, Nardò, che ha entusiasmo, si impegna, ogni anno, per migliorare il proprio status. E infatti ci sta riuscendo. Sarà una sfida impegnativa ma molto elettrizzante anche per me. Perché comunque si tratta di una semifinale playoff e tutti ci tengono a giocare e a superare il turno e ad andare avanti.
Nardò ha superato la superfavorita Caserta, sicuramente una bella sorpresa. Che ne pensi?
Si, si. Io l’ho seguita, e sicuramente ho visto proprio che hanno giocato meglio. Non c’è stata storia, soprattutto in casa, avrebbero meritato anche in gara uno in realtà. Poi ci hanno creduto e, sulle ali dell’entusiasmo, Caserta non ci ha capito più nulla. Sono state delle belle gare, hanno tirato fuori prestazioni importanti tutti i singoli giocatori granata nel momento più importante della stagione. Perché l’Andrea Pasca è comunque composta da giocatori di elevato rango, sono giocatori forti che comunque insieme possono davvero creare dei problemi anche a formazioni forti come Caserta che, non so se ha subito comunque anche la pressione, ma è una squadra che comunque ha perso solo tre partite in tutto il campionato, e non ha mai perso in casa. Quindi Nardò ha sicuramente fatto un’impresa andando lì e conquistando il passaggio in semifinale.
Pescara, anche per via delle vicissitudini societarie dei calabresi, ha superato Reggio Calabria.
Si. Io mi ritengo fortunato perché comunque sul campo Reggio Calabria aveva dimostrato comunque di essere un’ottima squadra, battendoci sia in casa che da loro. Sono convinto che, magari senza il mio infortunio, probabilmente la prima l’avremmo vinta e ci sarebbe stata gara tre. Quindi essere ripescati per me è una seconda opportunità. Perché mi ritrovavo fuori dai playoff e senza aver potuto dare il mio contributo in gara due. Per me ed i miei compagni è proprio una seconda occasione che non possiamo perdere. Con grande consapevolezza ci impegneremo al massimo perché non sono cose che capitano tutti i giorni. Mi dispiace per i ragazzi di Reggio Calabria che comunque non meritavano questa sorte però, al giorno d’oggi,. nel basket si sente spesso parlare di società che non ce la fanno. Queste cose non dovrebbero succedere, però purtroppo se ne sente parlare spesso.
In che condizioni sei, visto l’infortunio, e se sarai regolarmente in campo sin dall’inizio della serie?
Si, non voglio assolutamente perderla. Nonostante io abbia avuto una frattura scomposta del setto nasale, sono stati bravissimi i fisioterapisti ed il medico a ridurre la frattura, sono passate quasi due settimane, e giocherò con una maschera protettiva. Diciamo che non è comodissima, anche per la visuale, ma mi ci dovrò abituare in fretta. Ma sarò sicuramente del match anche perché non è il momento di tirarsi indietro. Ed io non sono uno che si tira indietro.
I punti di forza del tuo team…
Secondo me siamo una squadra di gran talento, giocatori giovani che hanno voglia, energia e sicuramente giocano una buona pallacanestro. Non sempre riusciamo ad incanalare tutte le energie, a volte ne disperdiamo tante, perché ci sono tanti giocatori giovani e possiamo un po' subire i vari team che sono più esperti di noi però comunque abbiamo gran talento e gran voglia di fare. Se riusciamo a compattarci possiamo essere una spina nel fianco per tutte le squadre che affronteremo d’ora in avanti, a partire dal Nardò.
Chi, a tuo avviso, e conoscendo i tuoi avversari, temi di più nel Nardò anche alla luce delle doti tecniche?
Sicuramente Zampolli, l’ultimo acquisto che praticamente ha più talento di tutti, e comunque dà più vivacità al gioco, riesce a creare per se e per gli altri ed è anche quello che, statisticamente, prende più tiri. Un occhio di riguardo sicuramente a Zampolli ma stanno facendo tutti bene, sono ottimi tiratori. Non si sa davvero chi poter lasciare. Io li conosco bene. A partire da Provenzano, Ingrosso, Bjelic. Tirano tutti da tre in maniera molto precisa, hanno qualità. Poi ci aspettiamo di vedere in campo anche Bonfiglio, anche se sappiamo che ha avuto un infortunio, anche lui è molto pericoloso e dovremmo stare sicuramente molto attenti a tutti e compattarci molto in difesa.