Nardò, Kola Agodirin "Il mio segreto? Sono un lottatore"

I primi calci ad un pallone in Nigeria e per strada. Papà portiere, nel cuore e nella testa la passione per il calcio. Un provino lungo una vita con Zeman, che per Kola resta il numero uno. Questo e molto altro nell'intervista che ci ha rilasciato.

 

Kolawole AGODIRIN, classe ’83, attaccante, ai nostri microni.  Lo scorso anno alla Sambenedettese. Lunga la carriera in italia di Agodirin che viene portato in Italia dalla Reggiana nel 2002 e si trasferisce al Venezia nella stagione successiva. Le prime reti nel calcio professionistico arrivano nell’annata 2003/04 quando è in forze al Mantova in Serie C2 prima di venire prelevato dal Latina, con cui, in due stagioni, disputa trentuno gare segnando tre gol. La stagione 2006/07 la vive a metà fra Andria e Olbia, prima di trasferirsi alla Viterbese dove segna dieci goal in trentuno presenze nel campionato di C2.

Seguono per lui una stagione e mezzo con la Spal e sei mesi con il Como, mentre nell’estate del 2010 si accasa al Foggia alla corte di Zdenek Zeman. Resta con i satanelli fino al gennaio del 2012 e totalizza quarantadue presenze e undici reti in Serie C1. Nella stagione 2012/13, con cinque reti in ventotto partite, è fra i protagonisti del Latina che vince i Playoff di Lega Pro e conquista la sua prima storica promozione in Serie B. Nei tre anni successivi gioca due stagioni alla Casertana e una con il Catanzaro, poi arriva al Bisceglie in Serie D e segna al Nardò una delle tre reti con le quali i nerazzurri espugnano il Comunale neritino. A gennaio ritorna tra i professionisti con la Sambenedettese in serie C, segnando tre reti in 10 partite. E' al Nardò dove fa la chioccia ad una squadra giovane che spesso gioca da veterana.

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