Mesagne, mancano i docenti, gli studenti del liceo coreutico sul piede di guerra

Niente denari dal Ministero. E dunque niente lezioni. Ecco perchè gli studenti del Liceo coreutico hanno promosso una quattro giorni di manifestazioni e proteste con il supporto dei docenti e del dirigente scolastico. I ragazzi, rivendicano la presenza dei prof!

 A cura di Federica Marangio

Proteste, manifestazioni, laboratori teatrali e musicali. Rispondono così gli allievi dell’istituto coreutico “Epifanio Ferdinando” di Mesagne che, dall’inizio dell’anno, stanno facendo i conti con una carenza del corpo docente di materie oggetto d’esame. Sei docenti hanno persino fatto ricorso al Tar contro il Provveditorato agli studi di Brindisi, per risolvere in maniera definitiva la delicata questione che sta gravemente compromettendo l’andamento dell’anno scolastico.

Il 20 dicembre avranno delle risposte. Intanto, gli alunni, stanchi di non essere presi in considerazione hanno organizzato una quattro giorni di manifestazioni per sensibilizzare la comunità, la scuola e l’amministrazione comunale su un problema che “non è solo nostro. La formazione negata è responsabilità di tutti”. A comporre il lungo corteo che oggi ha inaugurato la quattro giorni, anche i docenti e il preside Aldo Guglielmi.

Il corteo che ha sfilato per le vie della città, si è fermato solo dinanzi alla sede del Comune, realizzando un flash mob, che ha registrato l’attenzione di molti passanti e dinanzi all’edificio scolastico con un altro flash mob. La quattro giorni prevede domani un nuovo corteo che prenderà le mosse dal parco Di Giulio a Brindisi fino alla sede del Provveditorato agli studi che, informato sulla visita, non ha dato alcuna risposta.

Venerdì si terrà una conferenza stampa a scuola a partire dalle 11.30 e l’intensa quattro giorni si chiuderà con laboratori teatrali e di musica sulla peculiarità dell’offerta formativa del Coreutico, fiore all’occhiello in Puglia. “Siamo uniti a sostegno dei ragazzi e dei docenti che hanno dimostrato sin dall’inizio dell’anno la massima disponibilità e l’abnegazione che li fa lavorare oltre le ore previste, senza alcuna retribuzione aggiuntiva, pur di preparare gli alunni alla maturità. La coesione che è emersa da questa significativa esperienza ci unisce nel difficile compito educativo, ma amare ciò che si fa, studenti, docenti e direzione, è il presupposto che non può mancare”. Ha dichiarato il preside Guglielmi che sta redigendo un documento che farà sottoscrivere anche all’amministrazione comunale.

Una delegazione di alunni ha incontrato l’assessore alla cultura e all’istruzione Marco Calò che ha palesato tutto il sostegno, non solo nella sottoscrizione del documento. “Una protesta colorata e pacifica – ha chiosato Maria Giovanna Cafiero, responsabile comunicazione esterna della scuola – che si associa alla protesta istituzionale. Forse non porterà alcun risultato, ma i nostri ragazzi hanno dato voce, nel loro straordinario modo, ad un problema che non può rimanere ignorato”.

 

 

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