Maltempo, nel Salento gli agricoltori fanno la conta dei danni, a Santa Caterina di Nardò spazzata via la struttura esterna del "Barrueco"

L'ultima ondata di maltempo che ha flagellato il Salento ha irreparabilmente compromesso la vendemmia e il raccolto delle olive in diverse zone. Nel tarantino gli alberi che avevano superato indenni le intemperie dei mesi scorsi questa volta non sono stati risparmiati dai fenomeni atmosferici che ormai assumono carattere di eccezionale intensità, dalla potenza distruttiva.

 

Bombe d'acqua, grandinate, trombe d'aria si sono abbattute con una violenza inaudita sui campi. La zona interessata è ampia e abbraccia indistintamente la parte orientale e occidentale del tarantino, a macchia di leopardo fino al Salento, con allagamenti sparsi, alberi abbattuti e disagi.

Particolarmente colpiti i comuni di Palagianello, Castellaneta, Castellaneta Marina, Avetrana, Massafra, Crispiano, Statte e, nella provincia di Lecce, Leverano, Copertino e Guagnano. Ovunque disagi e allagamenti. La grandine nelle campagne di Nardò non risparmia le colture. Mentre a Santa Caterina, marina di Nardò, un violento acquazzone ha letteralmente piegato la struttura esterna del “Barrueco”. Il grande gazebo in legno ubicato lungo la litoranea è stato rapidamente schiantato dal maltempo. (Nella foto)

"A Lecce tra Guagnano, Leverano e Copertino, culla delle uve Negroamaro, la pioggia battente ha allagato i campi in piena raccolta dell'uva da vino", denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele".

"Nel giro di 24 ore - dicono dalla Confederazione Agricoltura Due Mari - i nubifragi hanno messo letteralmente KO i vigneti. Il maltempo ha lasciato a terra distese di olive, abbattuto alberi e martoriato l'uva. È stata un'estate nera per l'agricoltura in tutta la Puglia”. "Chiediamo alla Regione di attivarsi subito per la delimitazione delle zone colpite e per la stima dei danni, operazioni propedeutiche alla richiesta dello stato di calamità”.

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