E' l'emblema di come lo scriteriato consumo di suolo stia dominando lo scenario salentino. L'uliveto monumentale c'è ma siccome nessuno si è preso la briga di censirlo è come se non ci fosse. Sarebbe opportuno che la nostra generazione lo conservasse e non lo distruggesse.
Gli ecoresort moderni si caratterizzano per altro, per l'impatto minimo rispetto al territorio.
Unresort di lusso tra gli ulivi monumentali. E' ciò che hanno in animo di realizzare investitori inglesi presso la Sarparea, in una delle marine di Nardò. Il ridimensionamento del 30 per cento delle volumetrie inizialmente previste e l'inserimento delle casette tra un ulivo e l'altro, ha indotto la Regione Puglia, ai tempi della Barbanente fermamente contraria, a dare il via libera alla società Oasi Sarparea.
La Giunta Mellone (assente l’assessore all’Ambiente, Graziano De Tuglie, che in campagna elettorale si era scagliato contro il partito dei “cementificatori” e che poi è stato detronizzato), ha approvato il piano di lottizzazione del comparto 65 del Prg relativo al progetto della società Oasi Sarparea srl.
Si tratta di una lottizzazione da 60 milioni di euro da impiantare a Sant’Isidoro per realizzare appartamenti da destinare alla fruizione turistica. Il tutto è immerso in un uliveto secolare. Secondo il prof. Nicola Grasso docente di diritto costituzionale presso l'Università del Salento è "solo" una cementificazione da evitare. E' l'emblema di un approccio e di un turismo che stravolge gli assetti territoriali.