Flavio Fasano e Giuseppe Cataldi, consiglieri comunali di “Gallipoli Futura”, hanno chiesto al primo cittadino di Gallipoli di intimare alla Gial Plast, azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti e finita nell'occhio del ciclone dopo l'interdittiva antimafia, l'immediata riassunzione dei lavoratori licenziati.
In occasione dell’odierna convocazione della VI Commissione consiliare, che recava all’ordine del giorno "l'andamento raccolta differenziata", in piena coerenza con quanto dalli stessi già evidenziato tramite PEC l'11 aprile scorso e inviata a tutti i sindaci dell’ARO 11 – gli esponenti dell'opposizione a Palazzo Balsamo hanno ribadito le discrasie e le gravi inadempienze riguardanti il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, una vicenda singolare rappresentata da ben otto proroghe del vecchio capitolato – un capitolato - evidenziano i consiglieri - estremamente vantaggioso per l’azienda ma costosissimo per il Comune.
Fasano e Cataldi richiamano inoltre la "la gravissima emergenza igienico sanitaria subita in piena estate". Diversi gli interventi urgenti richiesti anche in seguito al "continuo accumulo dei rifiuti; automezzi maleodoranti; violazone del capitolato; collocazione permanente nelle strade dei bidoni; carenza igienico-sanitaria dei locali sede della “Gial Plast”; condizioni “primitive” nel fare “stoccaggio” rifiuti in aree urbane come “Giudecca”; Zona “Stadio” ecc.; impiego di automezzi di vecchia immatricolazione".
Una nota dell'Asl evidenziava che neppure l'Eco-centro può essere evidentemente risolutivo, nel documento dell'Unità Operativa del Servizio Igiene e Sanità Pubblica si evidenzia che "la sola apertura dell’Eco-centro, sicuramente Utile ed Indispensabile, non può di sicuro sanare tutte le problematiche, quindi - si invitava a far realizzare, quanto prima le isole ecologiche, di cui almeno una nel centro storico, per poter dare la possibilità sia ai cittadini che ai commercianti di conferire i rifiuti in maniera più agevolata". E che addirittura "Il servizio di spazzamento e raccolta manuale o misto, da buona parte degli operatori ecologici, non viene eseguito per come previsto dal punto 1.7 Servizi Base del Capitolato speciale d’appalto".
Fasano e Cataldi diffidano il Sindaco di Gallipoli, ricorrendone tutti i presupposti di legge come qui dimostrato, ad intimare formalmente alla “Gial Plast” la immediata riassunzione di tutte le unità lavorative per così come illegittimamente licenziate da effettuarsi entro e non oltre giorni sette con riconoscimento di tutti i diritti a loro dovuti dal licenziamento fino al reintegro. Gli esponenti dell'opposizione chiedono inoltre di procedere con immediatezza per le gravissime inadempienze poste in essere dalla ditta appaltatrice, così come tutte rilevate dalla nota, a firma del Dirigente Medico S.I.S.P. Dr.ssa Annamaria Giaffreda, alla risoluzione del contratto per grave inadempimento.