La contrattazione inclusiva, la lettura dei bilanci, la comunicazione: sono i tre cardini attorno ai quali ruota il ciclo di incontri formativi ideato dalla Fisac Cgil Lecce in collaborazione con la Cgil Lecce.
Rivolto ai giovani quadri del sindacato che tutela i lavoratori del settore creditizio e assicurativo, il percorso formativo vede per la prima volta il coinvolgimento della Confederazione e delle altre Categorie, che hanno accettato con entusiasmo l’invito a seguire il corso da parte dei segretari generali territoriali di Cgil e Fisac Cgil, Valentina Fragassi e Maurizio Miggiano. “Oggi la contrattazione non può che essere inclusiva, ossia deve abbracciare i diversi contratti nazionali applicati nel medesimo posto di lavoro, e d’anticipo, precorrere cioè i tempi preparando il mondo del lavoro alle innovazioni in atto”, spiegano Fragassi e Miggiano. “Per riuscirci i sindacalisti hanno bisogno di strumenti, conoscenze e competenze, ma soprattutto di trovare punti di incontro con i colleghi delle altre categorie, visto che ormai nei vari posti di lavoro sono applicati contratti diversi per svolgere le medesime mansioni. Solo la contrattazione inclusiva è capace di migliorare la posizione dei lavoratori più deboli e di non lasciare nessuno indietro sul piano dei diritti e delle retribuzioni, come lo stesso segretario generale, Maurizio Landini, ha recentemente ricordato”.
Il corso comincerà venerdì 8 novembre con un incontro intitolato “L’importanza della contrattazione in una democrazia avanzata” (ore 9, Hotel Tiziano): dopo i saluti di Fragassi e Miggiano, sono previsti gli interventi di: Mario Fiorella, già presidente della Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Lecce; Antonio Pileggi avvocato e docente di Diritto del Lavoro all’Università Tor Vergata di Roma; Antonio Damiani, già Segretario nazionale Fisac Cgil Banca Monte dei Paschi di Siena. Modererà Paola Boccardo, Dipartimento Giuridico Fisac Cgil Lecce.
Seguiranno altri due moduli di formazione: il 25 Novembre con una giornata dedicata all’analisi del settore e alla lettura dei bilanci aziendali (ci saranno Nicola Cicala e Stefano Di Dio dell’Istituto di Studi e Ricerca Formazione Lab); infine il 22-23-24 gennaio 2020 con tre giornate su “La comunicazione finalizzata” (con la partecipazione di Marco Cattaneo, Dipartimento Formazione Fisac Cgil nazionale).
L’obiettivo del corso è garantire alle lavoratrici e ai lavoratori rappresentati il più alto livello di assistenza e di tutela, in un momento particolarmente difficile della vita del settore. In un contesto di forte cambiamento che vede l’automatizzazione sempre più spinta dei processi e l’introduzione di nuovi modelli organizzativi, Fisac Cgil si propone per avere un ruolo di primo piano nella trasformazione in atto. Il dirigente sindacale deve dotarsi di nuove competenze tecniche organizzative e relazionali. Per Cgil e Fisac essere in campo, in questo momento, significa continuare a portare avanti idee e battaglie. Come quella contro le esternalizzazioni: basti pensare a quelle praticate da Mps in Fruendo, con un accordo non firmato dalla Fisac e che i giudici hanno dichiarato illegittimo. Il sindacato si opporrà con la stessa forza anche contro chi, come il responsabile della Divisione Banca dei territori di Banca Intesa, Stefano Barrese, ipotizza l’applicazione del contratto ibrido alla filiale online. E combatterà qualsiasi tentativo di precarizzare il settore con l’introduzione di nuove tipologie contrattuali che snaturano le caratteristiche del rapporto di lavoro, come accade con il cosiddetto smart working in Do Value (ex Do Bank).
Sul fronte assicurativo, la resistenza opposta dalla Fisac Cgil Lecce nei diversi procedimenti disciplinari per scarsa produttività (che hanno visto le aziende soccombenti presso l’Ispettorato del lavoro) evidenzia la necessità di continuare ad operare per garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori della categoria (bancari, assicurativi e riscossioni) omogeneità di condizioni economiche e normative, attraverso una contrattazione inclusiva e l’omologazione verso l’alto dei diritti e delle tutele.
Del resto l’appartenenza ad una grande Confederazione come la Cgil implica per la Fisac la propensione naturale a continuare a lottare per il miglioramento delle condizioni generali di lavoro.