Il sindaco Mellone ha varato la “nuova” giunta per affrontare di petto l’ultima memorabile fase del suo mandato. La nuova squadra può essere considerata senza dubbio l’ennesima grande opera del primo cittadino e non si esclude possa finire per essere citata in uno dei noti manifesti melloniani che da tre anni riportano tagli di nastro inesistenti.
Progetti di vecchie amministrazioni spacciati per propri, immobili su Facebook "realizzati" e nella realtà finiti in Procura. Battute a parte, quello che è accaduto in questi giorni è incredibile: lunedì 17 febbraio il sindaco ha ritirato tutte le deleghe assessorili alla sua giunta e lunedì 24 le ha riassegnate… agli stessi assessori e con gli stessi incarichi che ricoprivano prima! Mellone annunciando questa manovra aveva parlato di «un breve pit-stop utile a definire il perimetro della coalizione per le elezioni amministrative del 2021». Poi per giorni abbiamo letto di sue aperture a un non meglio precisato centrosinistra col quale il sindaco avrebbe avviato presunte trattative utili alla costruzione della nuova giunta.
Nulla di tutto ciò si è verificato, con l’opposizione consiliare per niente intenzionata a fare da stampella a questa fallimentare Amministrazione. Anzi, è proprio il sindaco a continuare a “perdere pezzi”, con un altro consigliere comunale di maggioranza pronto a lasciarlo. Tornando alla giunta, il Partito Democratico ha ricordato nei giorni scorsi che forse Mellone farebbe bene a togliere e assegnare deleghe sulla base delle questioni da affrontare e non guardando a spartizioni e prebende in vista del voto. E le questioni sul tavolo ahimè non mancano: scarico a mare, via Bonfante, centro storico, occupazione, discarica di Castellino, zona industriale, comparto agricolo e tante altre. Ma niente paura, adesso ci penserà la giunta appena arrivata a Palazzo Personè ad affrontarle. Diamo solo il tempo ai nuovi assessori di ambientarsi.