Trovate pubblicitarie da non ripetere. é questa la lezione appresa da Raffaele Perrone, titolare della pizzeria "Verace" nel Comune di San Pancrazio situata a pochi metri dalla casa della figlia Maria Concetta Riina. Dopo la morte di Totò 'u curtu, il web si è scatenato.
di Federica Marangio
E se il caffè a lui dedicato è imputabile proprio alla figlia e al genero che confidavano nel sostegno economico della gente per risollevarsi da problemi finanziari, la trovata della pizza famiglia, in nome di Totò Riina, è frutto del pensiero del pizzaiolo Perrone che, dopo aver subito una marea di critiche e aver sollevato una polemica che neanche lui si aspettava, ha deciso di porgere le sue scuse pubbliche alla comunità sampancraziese e a quanti potessero aver frainteso il suo gesto.
“Dopo la trovata del caffè che tanto successo aveva riscosso, devo ammettere – spiega Perrone – ho pensato alla pizza perché speravo ottenesse lo stesso gradimento. Lungi dall’osannare Totò Riina, era mia intenzione creare un doppio gioco tra "mafia" "famiglia" e la pizza famiglia. Il post è stato letto e giudicato solo in un’unica direzione. Dopodiché mi sono piovute addosso innumerevoli critiche. Sicuramente ero consapevole e mi aspettavo di riceverle, ma non fino a questo punto. L’unico obiettivo era di creare questo fantomatico brand di pizza, ovvero la pizza famiglia a metro”. Sulla locandina che aveva fatto circolare attraverso la sua pagina Facebook, per promuovere la pizza famiglia incoraggiando alla scelta di quella combinazione di ingredienti si leggeva “anche per noi di Verace, la famiglia viene prima di tutto”.
E a renderla però oggetto di scherno e pubblico ludibrio, la battuta che la concludeva “solo per veri numeri uno”. Non solo. La comunità, palesemente infastidita, ad un certo punto aveva boicottato il locale, portando inevitabilmente il pizzaiolo a porgere le scuse. Il polverone sollevato è stato direttamente proporzionale alla scelta dei mezzi attraverso cui la trovata pubblicitaria è stata promossa. È davvero impossibile bloccare la polemica una volta che prende avvio sui social. Perrone lo ha sicuramente imparato. Ad ogni modo si chiude una vicenda che, per rimanere in tema, è di dubbio gusto per la comunità sampancraziese che, in un modo o nell'altro, non è la prima volta che si trova associata a Totò Riina.