"Il dott. Fracella, Primario del Pronto Soccorso del Fazzi, denuncia l'intervenuta impossibilità di trasferire i pazienti accolti nel suo reparto nei reparti di degenza del nosocomio leccese, ingolfati da ricoveri anche di lunga durata di pazienti affetti da patologie croniche, che dovrebbero essere appropriatamente curati dai presidi sanitari territoriali, specialmente da quelli, come il Sambiasi di Nardò, rivenienti dalla chiusura degli ospedali minori.
Ci permettiamo di dire che noi sosteniamo da anni questa necessità. Al Presidio Territoriale di Assistenza di Nardò (e ad altri simili) devono essere affidati le cure delle cronicità, gli interventi chirurgici day service, le visite specialistiche ambulatoriali, le analisi e le altre indagini mediche "di routine", le degenze di lunga durata; cioè, in un concetto unico, tutti i servizi e le attività non strettamente inerenti alle emergenze, alle acuzie, agli interventi chirurgici più importanti, alle cure mediche di particolare rilevanza.
Le nostre proposte, ripetute per anni e debitamente argomentate, e le nostre dichiarazioni sono state spesso ampiamente riportate dai media, ne abbiamo fatto l'oggetto di diverse lettere alle autorità sanitarie, al Presidente Emiliano e al Sindaco Mellone. Con esclusione di alcuni riscontri anche concreti da parte di dirigenti dell'ASL, non abbiamo registrato alcun interesse né tanto meno interventi da parte della Regione o del Comune di Nardò. Continuare a mantenere la sanità pugliese (e neritina) in questo stato è da irresponsabili."
Rino Giuri