I dolori del giovane Werther: "... non sarebbe bastato manutenere il Giardino della Memoria così com'era senza coprirlo con la solita colata di cemento? Risparmiando tanto dai soldi dei contribuenti?"

Ricordate Ettore Petrolini nella famosa parodia del Nerone incendiario di Roma? Il famoso attore romano tra le due guerre mondiali è in scena. Indossa la toga ed ha il capo cinto di una corona di alloro, imbraccia la cetra e strimpella recitando versi improbabili; sul fondale del palcoscenico si agitano fiamme che alludono al famoso incendio di Roma, la capitale del più grande impero dell'antichità. Si odono voci di una folla in tumulto che vuole punire quello cui la voce comune attribuisce il dolo dell'incendio.


Allora Petrolini-Nerone si rivolge alla plebe che tumultua e arringa: “Così aricompensate i sacrifici fatti per voi? Ritiratevi e domani Roma rinascerà più bella e più superba che pria”, il clamore della plebe si calma, cominciano i primi applausi. Una voce si alza forte e chiara: “BRAVOOO!”. Nerone si rinfranca e ripete l'ultima frase. Si moltiplicano i plausi: “BRAVOOOOO!”. Petrolini-Nerone si rivolge ai suoi cortigiani: “Piaciuta questa parola? Pria. Il popolo quando sente le parole difficili si affeziona, Ora gliela ridico” seguono ripetizioni del “pria” e dei plausi. L'imperatore sempre ai suoi cortigiani:” Visto? Il popolo quando si abitua a di' che sei bravo anche se non fai niente, sei sempre BRAVO”

Cosi fa anche oggi il Mellone sedicente (ma vale anche per i tre quarti dei votanti) imperatore neritino. Dopo aver cementificato il Giardino della Memoria a Santa Maria al Bagno per il fantomatico scalo degli idrovolanti lancia un concorso di idee per un progetto di spostamento e costruzione di un giardino della memoria “d'avanguardia” prospettando un costo di 100.000 Euro. Metà finanziati dal suo sodale Emiliano (che se la sta vedendo brutta con reiterati scandali sugli appalti) con fondi regionali. L'altra metà peserà sul bilancio Comunale.

E non sarebbe bastato manutenere il Giardino della Memoria così com'era senza coprirlo con la solita colata di cemento? Risparmiando tanto dai soldi dei contribuenti?
Ma no! Il Mellone doveva tentare di rifarsi un'immagine a gloria della sua carriera politica, che è l'unica cosa che gli interessa. Allora la sua eminenza grigia, che passa tutto il suo tempo, pagato sempre dai contribuenti, su internet ha escogitato questa subdola manovra. Una manovra per dissimulare il pesante oltraggio al Giardino della Memoria a favore di un progetto, gli idrovolanti, che ha già fallito clamorosamente altrove (in Adriatico).

Chi ha esperienza di venti e di volo, anche alcuni fan sfegatati di Mellone, dicono, a mezzavoce, che il luogo non si presta tecnicamente a nessun ammaraggio o decollo e che sarà difficile che si vada oltre qualche volo sperimentale.

Ma la campagna mediatica propagandistica diabolicamente escogitata dall'eminenza grigia portavoce ben si sposa col cinismo e l'ipocrisia di Mellone che prende due piccioni con una fava: tenta di imbrogliare gli ambienti ebraici e si frega le mani al nuovo appalto da assegnare. E da provetto cerchio bottista intesse il solito imbroglio mediatico per far vedere quanto è bravo lui, ha distrutto il Giardino della Memoria esistente ma lo farà rinascere “più bello e più superbo che PRIA” .

Proprio come Petrolini – Nerone.

E i cortigiani e la plebe si uniranno nel coro “BRAVOOOOO!!!” Incensando il piccolo dittatorello cui si prostrano come tanti servi della gleba di medioevale memoria.

Nel più totale trionfo del paraculismo.

Ma le lobbies ebree non sono così sprovvedute come Mellone e la sua gente credono.

Werther Messapo

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