Nardò: il sindaco Mellone azzera la giunta, l'unica a restare in sella è il suo delfino, la candidata in pectore alla sua successione Maria Grazia Sodero

NARDO' (Lecce) - Scocca l’ora della verifica politica, il sindaco Pippi Mellone questa mattina ha azzerato la giunta. Il leader della destra estrema ha lasciato al suo posto solo l'assessore Maria Grazia Sodero. La candidata in pectore alla sua successione.

Si serrano le fila in vista della volata per le prossime elezioni regionali. Per Mellone una preziosa e residua possibilità di poter continuare a "Campare" di politica. Con il decreto n. 2 il primo cittadino ha deciso di revocare le deleghe alla squadra degli assessori con l’obiettivo di mettere a punto un’azione e una strategia amministrativa più congeniali al perseguimento degli obiettivi programmatici.

Con lo stesso atto ha confermato unicamente la carica di vicesindaco a Maria Grazia Sodero. Ora qualche giorno di riflessione, prima di ridisegnare la squadra per la “fase due” del secondo mandato.  Un segnale chiaro che non potrà non sollevare dei legittimi malcontenti. Le lotte intestine per accaparrarsi la poltrona più alta di palazzo Personè sono già partite. Al di là delle frasi di circostanza di chi cerca di spegnere l'incendio.

“Come tutte le macchine – spiega Pippi Mellone – anche quelle costruite con uomini e ruoli, hanno bisogno di un fisiologico “tagliando” ad un certo punto del percorso. Dopo quasi diciassette mesi di governo in questo secondo mandato, credo ci sia bisogno di ricalibrare la squadra e le funzioni. Pur nella consapevolezza che si stia compiendo un lavoro gigantesco per la città, con risultati incredibili e che hanno la condivisione di tutti i neretini, sono convinto che una verifica sia necessaria, con l’unico obiettivo di predisporci tutti al meglio rispetto agli impegni presenti e futuri, sempre nell’esclusivo interesse dei nostri concittadini. Come già fatto efficacemente in passato. Mi prenderò qualche giorno di riflessione, pochissimi, per varare la nuova giunta. Ne usciremo tutti più forti. Soprattutto ne uscirà più forte Nardò”.

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