La dichiarazione al vetriolo rilasciata dai responsabili della mozione Leuzzi al congresso cittadino PD, a commento della notizia apparsa sulla stampa sul commissariamento del circolo PD di Nardò.
"Siamo sconcertati! Ma cosa è diventato il PD provinciale? Una Commissione Provinciale di Garanzia che a dispetto del proprio ruolo, investita della questione congresso cittadino Nardò non consente alla mozione Leuzzi (che ha vinto il congresso) di conoscere le contestazioni formulate da parte avversa, così da potersi difendere compiutamente; che si riunisce una prima volta respingendo le contestazioni della mozione Sequestro convalidando il risultato del congresso, per poi riconvocarsi il giorno dopo con la scusa di un nuovo ricorso (tardivo), per smentire se stessa e invalidare il risultato; che omette di comunicare il proprio provvedimento alla parte interessata (in violazione del regolamento) e che ignora persino la formale richiesta avanzata dalla mozione Leuzzi di accesso agli atti al fine di impugnarne la decisione.
Un segretario provinciale che invece di intervenire sulle gravi omissioni della Commissione di Garanzia, le avalla comunicando ai responsabili della mozione Leuzzi (in maniera superficiale e frettolosa) che il lavoro della Commissione Provinciale di Garanzia doveva intendersi concluso; che messo a conoscenza del ricorso/denuncia proposto dalla mozione Leuzzi presso la Commissione Regionale di Garanzia calpesta il diritto dei ricorrenti a vedereesaminate le proprie ragioni, esenza aspettare l’esito del ricorso da parte della Commissione Regionale chiede al Segretario Regionale di commissariare il circolo di Nardò. Questo sarebbe il nuovo Partito Democratico per il cui rinnovamento ci siamo battuti sostenendo la Schlein? Faremo in modo che questa nostra denuncia arrivi alla nuova segretaria nazionale, dal momento che ha asserito che vuol mettere fine a “cacicchi e capibastone”.
Non basta cambiare il segretario nazionale se le incrostazione del potere a livello periferico continuano a danneggiare l’immagine del partito per il personale tornaconto di pochi.Mentre i tanti militanti e amministratorinella periferia con il loro buon esempio di correttezza e di impegno sociale faticano sempre più a far riavvicinare i tanti delusi dalla politica, e in particolare dai personalismi di chi continua a gestire il partito con l’unica logica della spartizione del potere.