Vicenda nauseante a Nardò, l'amministrazione Mellone-Sodero finanzia interamente una gita a Locorotondo ed Alberobello per 75 cittadini senza nessun limite di reddito e di patrimonio. L'unica condizione posta era quella che i partecipanti avessero superato i 60 anni di età.
Un avviso semiclandestino, non aveva avuto l'onore delle trombe e dei tromboni della macchina propagandistica mellonesca, non poneva limiti di alcuna genere oltre al dato anagrafico. Mentre ogni qualvolta si organizzano benefici a favore degli anziani, come le cure termali, si chiedono contributi alla spesa proporzionati alle fasce dei redditi percecipi negli anni più lontani che, in tempi recenti, sono stati sostituiti dai valori di Isee familiare.
Ora invece si paga tutto a tutti, alla “gita” in Valle d'Itria avrebbero potuto accedere dirigenti scolastici, magistrati, primari ospedalieri, funzionari e dirigenti bancari, grandi avvocati, imprenditori, pensionati al livello di quattro o cinque volte il trattamento minimo. Quindi non ci sarebbe stato alcun limite per persone con reddito mensile tra i 1600 e i 9000 euro.
Ma di fronte a queste considerazioni possibile che l'illustrissima vice sindaco ed assessora Sodero ignori l'esistenza di uno strumento di equità sociale come l'Isee che raccoglie anche i patrimoni di chi vuole accedere a prestazioni erogate dalla pubblica amministrazione? Trascuriamo il ruolo del dirigente che ha firmato quell'avviso che ha lmitata esperienza rispetto agli estesi incarichi che Mellone ha voluto affidargli.
I Servizi Sociali, o Welfare con sofisticato anglicismo si usa dire oggi, non sono deputati al sostegno dei cittadini che sono in difficoltà economiche, ai cittadini che sono in disagio occupazionale, alle persone che si dibattono in situazioni sanitarie difficili? E allora come si fa a distrarre fondi a favore anche di chi non ha questi problemi e comunque ha redditi che consentono di affrontare agevolmente eventuali, e non auspicabili a nessuno, disagi e problemi del genere?
In periodi in cui tante famiglie non riescono neanche ad acquistare i medicinali essenziali?
E' un mondo alla rovescia quello in cui si fanno sprechi del genere con le situazioni socio-economiche attuali, quando la prudenza suggerirebbe di stornare risorse economiche da impieghi frivoli (feste di piazza, luminare e guittate varie) a utilizzi a favore della fascia debole della cittadinanza. Certe riflessioni non sono proprie delle corde del sindaco Mellone, tutto proteso ad imitare Kim Jong-Un per fare di Nardò la sua personale Corea del Nord da dittatore da operetta. Mellone deve occuparsi di appalti e di incarichi non può distrarsi a pensare alle difficoltà delle fasce meno abbienti; per quello si è lavato la coscienza destinando una porzione della sua indennità di carica a favore di una organizzazione di beneficenza di sua scelta (chissà se all'aumento della sua indennità è corrisposto un aumento di questa quota di liberalità).
Ma in fondo neanche dell'assessora Sodero ci si può meravigliare, sempre acquiescente ai desiderata del capo, Mellone, e inserita appieno nella nuova casta che si è impossessata del comune neritino, ostenta una solidarietà di facciata e poi null'altro di rilevabile. Attendiamo le sue prossime mosse nel campo del Welfare chissà che non pensi prossimamente di organizzare una crociera gratuita per tutti i cittadini di Nardò? Magari a ridosso di qualche appuntamento elettorale.
Gli oppositori in consiglio comunale dovrebbero chiedere dettagliate informazioni sulla vicenda, informando tutti del costo del pranzo, del trasporto e della guida turistica; chiedendo che sia resa pubblica la lista dei partecipanti all'escursione senza remora di nessun genere e sopratutto senza nessuna remora da privacy stante che non ci può essere riservatezza alcuna quando non si pubblicano dati sensibili di nessuna persona.
Werther Messapo