Gli ultimi dati resi noti lo scorso anno dall’ISTAT fotografano una situazione in Provincia di Lecce a dir poco allarmante con un tasso di disoccupazione totale pari al 10,9% (con un significativo divario di genere che vede la disoccupazione maschile al 7,9% e quella femminile addirittura al 15,5%).
E con il dato totale sulla disoccupazione giovanile sino ai 24 anni che aumenta e si attesta al 24,5% (disoccupazione maschile al 20,5% e disoccupazione femminile al 31,9%).
Il lavoro è dunque una grande emergenza del nostro territorio e lo è anche per la città di Lecce, come altresì emerso dal Piano di Ascolto della Città di Forza Italia che ha rilevato la diffusa mancanza di informazione e consapevolezza sulle opportunità afferenti alla domanda di lavoro (le offerte di lavoro attive ed i fabbisogni lavorativi e formativi delle imprese del territorio) ed alle Misure di Politica Attiva (es. corsi di formazione, incentivi alle assunzioni, lavoro sussidiato e riabilitazione socio-lavorativa di soggetti diversamente abili, incentivi all’autoimpiego ed alla creazione di impresa, ecc) sia locali che nazionali e che siano di volta in volta o per alcuni periodi temporali disponibili.
L’azzurra Avv. Alessia Ferreri è dell’avviso che occorra invertire la tendenza. Sul tavolo arriva una proposta concreta. Proposta che è stata inserita nel programma elettorale di tutta la coalizione del centro destra: una convenzione tra il Comune di Lecce ed ARPAL (Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro)/Centro per l’Impiego di Lecce che consenta agli operatori del CPI di erogare le loro attività anche all’interno di sedi comunali dislocate nei vari quartieri al fine di destinare attività e servizi per l’impiego a soggetti fragili e/o che hanno difficoltà di spostamento e favorire l’organizzazione comune di job/recruiting day e laboratori afferenti alle politiche attive del lavoro rivolti ai cittadini leccesi in cerca di occupazione.
L’Avvocato Ferreri sostiene che “Ulteriore plus potrebbe essere quello di far acquisire al Comune di Lecce l’autorizzazione ad attività di intermediazione dal Ministero del Lavoro (Regimi particolari di autorizzazione art. 6, c 2 del D. Lgs. 276/2003) e con istituzione sul portale istituzionale di una sezione che pubblicizzi le opportunità di lavoro e di incontro domanda/offerta del territorio e l’adesione del Comune di Lecce a reti territoriali di promozione dell’occupazione attualmente in essere sul territorio che rafforzano l’efficacia dell’intervento”. A latere, appare indispensabile promuovere una campagna di comunicazione di buone prassi (tanto nel pubblico quanto nel privato) e promozione di misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro in favore di chi espleta attività di cura di minori e/o soggetti non autosufficienti (il nuovo Piano Nazionale Giovani Donne e Lavoro prevede specifiche risorse su questi interventi nei prossimi anni) pensando magari, ad una specifica delega comunale alle Politiche attive del lavoro, Conciliazione tempi di vita e lavoro e relazioni con il Centro per l’Impiego.
“La maggior parte delle sopracitate attività – continua Alessia Ferreri, candidata azzurra al consiglio comunale - risulterebbero quasi a costo zero ed avrebbero un elevato impatto in termini di efficacia e proficua acquisizione di competenze ed abilità specifiche delle concittadine e dei concittadini in cerca di occupazione. Una preliminare analisi di genere potrebbe inoltre incidere sulle modalità organizzative e di erogazione delle attività in maniera tale che venga favorita la presenza femminile al fine di ridurre l’evidente gap di genere in termini occupazionali che si riscontra sul nostro territorio”.