Video killed the radio star. Si intitolava così il primo singolo del gruppo britannico di musica pop The Buggles pubblicato dalla Island Records nel 1979. C'era una volta sua emittenza la radio e faceva i conti con la TV. Tanto è cambiato, oggi le radio libere fioriscono sul web.
A cura di Federica Marangio
SAN PANCRAZIO SALENTINO – Musica, parole e uno spettacolo dedicato agli amanti della radio. Sabato sera al polifunzionale in via Manisco, a San Pancrazio Salentino, l'inaugurazione della prima web-radio, studio2sps. Una storia d’amore lunga trenta anni, quando nel lontano, ma non troppo, 1977, esplose il fenomeno delle radio libere. A volere fortemente Radio Città Futura, due figure che a San Pancrazio hanno dato tanto, Pancrazio Gennaro e Pierino Attanasio.
Nel segno della politica e dell'espressione del partito di riferimento nacquero tre movimenti diversi, tre radio che afferivano a giovani che la pensavano in maniera distinta, eppure si sentivano uniti nella voglia di dare un contributo forte alla comunità, realizzando, per la prima volta una radio libera che aggregasse, che offrisse l'humus per la progettazione e la condivisione di eventi dedicati al territorio.
"La portata comunicativa di questo strumento di cui si sono colte subito le potenzialità - ha sottolineato Mario Perrone che allora era attivo su Radio Città Futura - si rivelò straordinaria e così ci ritrovammo spettatori, protagonisti, ma soprattutto completamente coinvolti nella dinamica della radio. Eravamo giovani, ma avevamo una grossa responsabilità: quella di gratificare la comunità e non c'era sera che non ci alternassimo per garantire una costante selezione musicale. Insomma, per noi la radio era il primo vero impegno. E, ovviamente, tutto ciò che realizzavamo era frutto dei nostri investimenti che, seppur piccoli, ci consentivano le migliori tecnologie, del momento".
Insomma, sabato l'occasione dell'inaugurazione della web-radio sarà il momento per festeggiare il passato con lo sguardo dritto al futuro. La serata si aprirà con la visita del museo della radio che ha la sua sede accanto alla sede della web-radio in via Manisco per poi spostarsi nella sala più grande, dove tra momenti musicali, comici e chiacchiere si sveleranno aneddoti e storie di un tempo, straordinariamente unico, in cui i giovani di ieri, si spiavano, giocavano, si sfidavano con l'unico obiettivo di divertirsi e divertire.